L’ARCHIVIO
DELLA MEMORIA
incontri per non dimenticare
Nel quadro delle iniziative intraprese
per ricordare le atrocità commesse durante l’ultima guerra,
e specialmente - a Barletta - i fatti del settembre del ‘43,
l’Archivio della Memoria ha organizzato una serie di incontri
fra scuole e scrittori, testimoni diretti o indiretti di quei fatti
e di quelle giornate. Di grande impatto emotivo resta sempre, nelle
sale appositamente allestite nel Castello, l’esposizione permanente
delle foto di quel periodo, quelle cioè relative al periodo
dell’occupazione delle città fra il 12 e il 22 settembre.
Da segnalare anche recentemente una bella mostra di quadri del giovane
pittore Ruggiero Spadaro, dopo quelli di Lucio Garribba e Paolo Vitali.
I tre incontri si sono tenuti nella Sede della Comunità di S.
Antonio e hanno coinvolto soprattutto gli alunni delle ultime classi
degli Istituti Scolastici superiori. Il tema comune a queste conferenze è stato “La
Resistenza declassata. Le scelte dei nostri soldati prima e dopo l’8
settembre del ‘43”, con il patrocinio della Regione Puglia
e la collaborazione dell’Istituto Provinciale per la storia antifascista
dell’Italia contemporanea di Bari, componente dell’Istituto
Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia.
Il primo incontro ha avuto per tema Storia e documentazione iconografica:
le fotografie della Resistenza; al tavolo dei relatori Adolfo Mignemi,
Vito Antonio Leuzzi e Costantino Foschini. Il secondo tema, trattato
dagli stessi oratori più Elena Aga Rossi, è stato un
dibattito su storia e memoria. L’8 settembre del ‘43; i
nostri soldati, non tutti a casa. Il terzo e ultimo incontro ha avuto
come argomento: Storia e informazione. L’informazione negata,
e ha avuto come relatori il procuratore militare Antonino Intelisano,
Franco Giustolisi autore del libro L’armadio della vergogna,
Arcangelo Ferri, giornalista di RAI News 24, Vito Antonio Leuzzi, direttore
dell’ISPAIC di Bari e Costantino Foschini giornalista di RaiTre.
In conclusione, al termine delle iniziative per celebrare il sessantesimo
della Liberazione, un apprezzamento particolare è doveroso nei
confronti del coordinatore dell’Archivio della Memoria, Luigi
Dicuonzo, molto attivo fin dal momento in cui questo importante istituto
storico-archivistico della città è stato fondato e allestito. È auspicabile
che, al termine delle numerose manifestazioni, resti traccia di questi
numerosi incontri attraverso un’agile pubblicazione.
Renato Russo (dicembre 2005)
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