DIECI CITTA' UN TERRITORIO
storia della sesta provincia pugliese
La presentazione del volume alla stampa presso la Sala Consiliare
della Provincia con interventi del presidente della Giunta Francesco
Ventola e del presidente dell’Assemblea Luigi Riserbato
“Dieci città, un territorio”. È il titolo del libro - edizioni
Rotas - che Renato Russo ha dedicato alla
Provincia di Barletta-Andria-Trani, presentato presso la Sala
Consiliare della Provincia.
In 360 pagine e con l’ausilio di circa 500 suggestive fotografie,
il volume racconta la storia, le tradizioni, le peculiarità
culturali e turistiche nonché le vicende di stretta attualità
del territorio della Bat, attraverso la penna e l’inestimabile
patrimonio di ricerche e studi dell’autore. Scopo del volume,
autentica guida storico-turistica delle dieci città che hanno
dato vita alla Provincia, è quello di promuovere, a beneficio
dei suoi abitanti, una più approfondita conoscenza delle
singole storie di ogni città, risalendo alle loro radici storiche.
Come preannunciato dal presidente della provincia Francesco
Ventola, nel corso della conferenza stampa, il libro verrà
presentato anche nei dieci comuni della Provincia.
«Renato Russo è autore e storico puntiglioso, instancabile
promotore culturale ma soprattutto uomo della nostra
Provincia, persona che ha sempre investito per raccontare
e tramandare ai posteri la storia di questo territorio, ha affermato
il Presidente. A lui giunge il mio più sentito ringraziamento
per aver dato vita a questo progetto editoriale
che abbiamo voluto sostenere convintamente e che si sposa
perfettamente con il nostro obiettivo di sviluppo e promozione
del territorio. C’è ancora tanto da fare nella valorizzazione
dei beni di comune interesse artistico e culturale,
nonché nella crescita economico-imprenditoriale della nostra
realtà, ma iniziative come quella di Renato Russo sono
fondamentali sia per promuovere il nostro sistema che per
alimentare il senso di appartenenza alla nostra Provincia.
Invito tutti a leggere questo splendido volume: ne vale davvero
la pena!».
A portare il saluto del Consiglio provinciale di Barletta-Andria-Trani è stato invece il Presidente dell’assise Luigi Riserbato: «i libri di Renato Russo sono un dono inestimabile
per la nostra Provincia, una produzione che pone l’accento
sul passato della nostra realtà territoriale, quindi sui decenni
di lotta che hanno portato alla sua nascita, e la proietta
verso il futuro».
È poi toccato all’autore illustrare i contenuti del suo volume.
Il testo - ha esordito Russo - è indirizzato innanzitutto
ai ragazzi della nostra nuova provincia, perché conoscano
non solo le proprie città di appartenenza, ma anche il territorio
che costituisce oggetto della nuova realtà comprensoriale,
la quale comprende dieci comuni, dieci città ciascuna
coi suoi connotati storici, le sue bellezze artistiche, le sue risorse
turistiche, le sue peculiari tradizioni ludiche e religiose,
ciascuna coi suoi progetti, i suoi programmi, i suoi sogni.
Dieci città, un territorio, che la nuova Provincia deve accomunare
in un progetto unitario e sintonizzare su un’unica
lunghezza d’onda.
Russo ha quindi ringraziato quanti hanno contribuito
alla nascita del volume, innanzitutto il presidente Ventola,
ma anche quegli autori locali (specialmente i bibliotecari di
ogni città) che non hanno mancato di dare il loro contributo
di notizie e di segnalazioni, principalmente bibliografiche.
A questo proposito Russo ha voluto ricordare quanti,
in tempi a noi ancora vicini, e purtroppo scomparsi, hanno
scritto delle proprie città, cominciando da Pietro Petrarolo
per Andria, Raffaele Iorio per Barletta, Raffaello Piracci e
Giuseppe Amorese per Trani, Vincenzo Petroni per Canosa,
Mario Cosma per Bisceglie e, tra gli autori viventi, Amoruso e Lopez per Margherita di Savoia, Pietro di Biase per Trinitapoli,
Sabino De Facendis per San Ferdinando.
Russo ha voluto anche ricordare, in questa circostanza,
alcuni nomi che - tanti anni fa - hanno contribuito a far nascere
il Comprensorio Nord Barese che della Provincia ha
rappresentato l’istituzione anticipatrice, col rammarico,
strada facendo, di aver perso due Comuni (Corato e Ruvo)
ma di aver associato compensativamente i tre comuni della
Bassa Daunia, Margherita, San Ferdinando e Trinitapoli. Per
tutti, il ricordo di un nome fortemente emblematico, quello
di Peppino Colasanto, prima sindaco della sua città, poi del
Comprensorio, infine presidente della Regione Puglia.
Tra gli attuali interpreti di una corretta evoluzione territoriale
della nuova Provincia, l’on. Benedetto Fucci che l’anno
scorso, proprio di questi tempi, si fece promotore di una
serie di incontri fra comuni della nuova realtà regionale, finalizzati
a riscoprire le comuni radici storiche, economiche,
culturali, turistiche. Su quelle storiche fu chiamato a relazionare
- nella Sala Rossa del Castello di Barletta - proprio Russo
che, da quell’intervento, trasse stimoli per completare le
sue ricerche.
Alla presentazione del volume, oltre a numerosi esponenti
della stampa e della televisione, hanno partecipato consiglieri
e assessori della provincia nonché numerosi ospiti.
Russo ha concluso il suo intervento con una riflessione
e un auspicio. Più che una riflessione - ha precisato - una
constatazione: il nostro territorio è ricchissimo di cultura,
storia, archeologia, ma anche monumenti e personaggi illustri:
fra i primi Castel del Monte, la Cattedrale di Trani, il castello
di Barletta e così via; come fra i personaggi, Federico
II comune a tutte le città della nuova Provincia, Boemondo
d’Altavilla il capo carismatico della prima Crociata, Ettore
Fieramosca e la Disfida di Barletta, che in verità non appartengono
solo a Barletta, ma anche a tutte le altre città della
provincia, simbolo, nella seconda metà dell’Ottocento, del
riscatto dell’Italia dal servaggio straniero.
Così per questa, come per tutte le altre espressioni della
nostra nuova entità territoriale, ecco l’auspicio, quello che
ciascuna città smetta di essere rappresentativa solo della
propria realtà di appartenenza, per sentirsi invece parte della
nuova realtà provinciale.
di Raffaella Delpiano (aprile 2012)
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