Francesco Spina il nuovo
presidente della provincia BAT
Francesco Spina, sindaco UDC di Bisceglie, è il nuovo
presidente della Provincia Barletta Andria Trani e subentra
a Francesco Ventola. Ha superato il candidato di centro
sinistra Pasquale Cascella con il 58,9% dei voti “ponderati”,
contro il 38,3% di Cascella. Determinante, ai fini del suo
successo, l’apporto unanime della città di Andria con i suoi
29 voti (8 le schede per Cascella e 3 le nulle). Barletta, Trani,
Bisceglie e Canosa hanno dato 57 voti a Spina e 51 a Cascella,
pareggio 12 a 12 nelle città di Minervino e Spinazzola, mentre
nelle tre città del comprensorio sud foggiano Spina ha prevalso
con 27 consensi a 21.
Questi gli aridi dati per la cronaca a futura memoria di
una consultazione tecnicamente chiamata di “secondo livello”,
alla quale cioè sono mancati i voti popolari, limitata ai
soli consensi delle rappresentanze consiliari 10 sindaci e 228 consiglieri dei dieci comuni della provincia Barletta Andria
Trani. E quanto ai 12 consiglieri provinciali, 7 sono andati al
centro destra, quattro al centro sinistra e 1 a Scelta Civica.
Ed ecco i nomi: per il centro destra Andrea Minervino (Forza
Italia, Trinitapoli); Giuseppe Corrado (Nuovo Centro Destra,
Trani); Benedetto Silvestri Vigilante (Nuova Generazione,
Spinazzola); Domenico Campana (F.I., Andria), Luigi Antonucci
(Nuova Generazione, Barletta); Vincenzo Giorgino
(Lista Civica, Andria); Antonio Spina (FI, Bisceglie). E questi
i consiglieri del centrosinistra: Lorenzo Marchio Rossi (PD,
Andria); Pasquale Sgaramella (PD, S. Ferdinando); Giuseppe
Antonucci (PD, Minervino), Giovanna Bruno (Scelta Civica,
Andria).
Come non farsi interpreti delle perplessità dei cittadini
(oggi mancati elettori) di fronte alle solenni dichiarazioni del
premier Renzi che qualche mese fa aveva annunciato l’abolizione
delle Province e che invece oggi rinascono a nuova
vita.
Ma adesso è tempo di tirare le somme dall’esito di questa
esperienza, guardarsi intorno e interpretare le prospettive che
ci attendono, su due piani: uno istituzionale e chiedersi in primis
che valenza avranno ancora le province sul piano dei pesi
rappresentativi territoriali comprensoriali e regionali.
In secondo luogo, su di un terreno più squisitamente pratico,
il nuovo presidente si troverà di fronte ad un momento
programmatorio dove saranno importanti le risorse di cui
l’ente disporrà e la qualità delle sue risorse collaborative ai
fini di una proficua azione amministrativa.
Noi, che per decenni ci eravamo battuti per la nascita
della nuova provincia, e che eravamo restati amareggiati e
delusi per la decisione del governo di abolirla, non possiamo
che esprimere la nostra soddisfazione per questa inattesa rinascita,
augurandoci però al tempo stesso che la sua ripresa
costituisca l’inizio di un nuovo rinnovato produttivo rilancio
della sua azione amministrativa, nel segno della continuità con il suo recente impegno governativo comprensoriale.
Renato Russo
(ottobre 2014)
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