Perché poco spazio al comitato
di lotta per Barletta Provincia
Perché date poco spazio alle vivaci proteste del nostro “Comitato di lotta Barletta provincia?”
lettera firmata
Che senso ha oggi tenere ancora in piedi un Comitato di lotta
per Barletta Provincia?
Io suggerirei un aggiornamento all’intitolazione, e chiamarlo
Comitato per la promozione della sesta provincia pugliese.
Oramai la provincia è nata, e bisogna pensare ad affrontare i
suoi problemi, che non sono pochi e sono anzi complessi. E se i
risultati elettorali son stati quelli che son stati, è inutile recriminare
sul fatto che a fare il presidente non sia un barlettano e che
la sede unica non sia barletta perché la nuova realtà territoriale è
oramai policentrica: il passato bicentenario del nostro impegno è
una cosa, ma qui contano gli esiti elettorali che ci hanno dato torto,
per i nostri dissidi interni, sia sul piano della perduta presidenza,
che sulla scarsa rappresentanza della componente maggioritaria nel
Consiglio provinciale. e buon per noi che il presidente Ventola, a
fronte di una così esigua presenza, ci ha riconosciuto non uno, ma
due assessorati, e neppure di scarsa consistenza.
Continuare a parlare perciò di Comitato di lotta per Barletta
Provincia, mi pare anacronistico, specialmente se pensiamo ai duri
tempi che viviamo e a quelli - ancora peggiori - che forse ci aspettano.
Per cui sarebbe opportuno rimboccarsi le maniche e mettersi a
lavorare per formulare proposte costruttive e abbandonare una volta
per tutte rivedicazioni campanilistiche.
Ma cosa crede lei, che non dispiaccia anche a me l’esito della
plurisecolare storia di questa provincia, di cui ho seguito l’iter sia
nei miei libri che quando - come dirigente di partito e amministratore
della città - negli anni passati, ce ne siamo occupati con tanta
passione?
“Vi state spartendo il bottino della vittoria”
Ma anche restando al momento rivendicativo attuale, nell’ottica
delle ragioni del Comitato di lotta, com’è possibile instaurare un
dialogo costruttivo con la nuova realtà provinciale, se si continua
ad adoperare un linguaggio provocatorio? Mi riferisco all’ultimo
messaggio sulla proposta dell’assessore Pompeo Camero di localizzare
la Direzione Provinciale del lavoro nella città di bisceglie.
Io pure nutro delle perplessità, ma non mi sognerei di scrivere, nei
due documenti indirizzati a tutti gli organismi provinciali e regionali:
nel primo, vi state spartendo il bottino della vittoria, e nel
secondo gli esponenti istituzionali [della nuova provincia] stanno
rappresentando una forza demagogica e populista… e ancora: cariche
di livore e di sarcasmo sono defi nite da voi le affermazioni di
Camero… A parte il fatto che pur non conoscendo l’assessore Camero,
ho però trovato altre sue dichiarazioni piene di buon senso,
nella fattispecie, come immaginate che la prenderanno i destinatari
della missiva, come una proposta di un costruttivo confronto? Non
credo! Si irriteranno e cestineranno la lettera (e infatti non mi consta
che ci sia una positiva-propositiva collaborazione fra Comitato
e Provincia). Questa volta pubblichiamo una lettera del Comitato
fi rmata dal dott. Domenico Di Pinto (pag. 20). e come la chiude?
Adombrando polemicamente un referendum per la soppressione
della Provincia!!! Ancora un atteggiamento negativo, distruttivo.
Provate invece a proporvi con ragioni argomentate nei contenuti
e pacate nei modi, credo si potrebbe instaurare fi nalmente un momento
collaborativo.
Per non dire della perseveranza con la quale continuate a fare
la battaglia per la sigla BT, col deliberato proposito di mortificare
la città di Andria per tentare di escluderla dalla sigla. Sì, sono
al corrente del decreto. e con questo? Quella forma sincopata va
benissimo per la Asl, per le poste e in genere per tutte quelle forme
di segnalazione meccanografica che non possono tecnicamente
prescinderne, ma perché accanirsi contro il suo uso quando, discorsivamente,
si parla della nuova provincia BAT?
Questa formula è ormai entrata nell’uso corrente, e intestardirsi
a combatterla è un chiaro segnale negativo.
Un suggerimento: allargate il Comitato a barlettani studiosi di
cose della nostra economia territoriale, per esempio al dott. Emmanuele
Daluiso, che svolge da anni un lavoro di ricerca e di rilancio
del territorio della nuova provincia e cerca di analizzare le situazioni
di fatto e - soprattutto - di fare proposte di rilancio economico
della nostra terra (vi consiglio la lettura dell’articolo che lo studioso
scrisse per il Fieramosca nel luglio del 2009 su “diagnosi dell’attuale
congiuntura e prospettive di necessità del nostro territorio”).
Bene! Proponiamoci allora come capoluogo capofila della nuova
realtà istituzionale, non con comunicati provocatori, ma con una
serie di proposte costruttive.
E per carità, dopo aver letto questo pezzo, il vostro primo impulso
non sia quello di una irritata, risentita risposta (sperando non
di peggio), ma di una meditata riflessione. A me piace discutere e
confrontarmi, non litigare.
Renato Russo (ottobre 2010)
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