SULLE RADICI STORICHE DELLA NUOVA PROVINCIA
R. RUSSO AL CONVEGNO “ANTICHE TERRE DI APULIA”
Svilupperò il mio breve intervento
in due parti: preliminarmente farò
alcune rifl essioni sul contesto della problematica
che attiene alla nuova provincia,
mentre nella seconda parte svilupperò
qualche concetto sulle radici della comune
storia delle dieci città che compongono la
nostra nuova realtà territoriale, per tentare
di delineare una comune storia, anche se
per mancanza di tempo, mi limiterò ad una
breve esposizione. Vi devo essere grato di
questo invito perché, come ricercatore storico
del territorio, mi ha costretto a prendere
atto della esigenza di una ricerca non
solo tradizionale, quindi monotematica e
perciò relativa a ciascuna città, ma di una
ricerca ad ampio spettro, cioè alla ricerca
del senso dell’appartenenza a questa terra,
e quindi territorialmente estesa al comprensorio
delimitato dai confini della nuova
realtà geo-politica, che si identifica nella
nuova provincia Barletta-Andria-Trani.
Questa serata ha due temi, uno esplicito,
l’altro sottinteso: quello esplicito
induce ad un approfondimento di studio;
quello implicito è di fortissima attualità, e
si potrebbe sintetizzare in un appello: superare
il campanile!
La Provincia comunque è stata fatta!…
E allora mettiamo da parte le sterili rivendicazioni
e diamo contenuti alla nuova realtà
territoriale. Per questo nel “Fieramosca”
evito sistematicamente le polemiche per
dare spazio a proposte propositive e operative.
Riflettiamo: ci sono poche risorse, eppure
ci sono ancora opportunità di crescita, …
non lasciamocele sfuggire… (Emmanuele
Daluiso ce ne ha ricordate alcune in
un suo recente articolo sul nostro periodico).
Come sapete, ci sono ancora numerosi
contenziosi. realisticamente lo capisco
(anche perché ho una grossa esperienza
politica alle spalle fin dai tempi del comprensorio
Nord Barese).
Ma dobbiamo iniziare a superarle; è
soprattutto il nostro atteggiamento mentale
che deve cambiare; devono cessare le
battaglie politiche (non ha senso parlare
ancora di Comitato di Lotta per Barletta
Provincia, mentre io modificherei il nome
in Comitato di Pace per Barletta Provincia).
Dobbiamo cercare di far prevalere ciò
che unisce su ciò che divide… non solo nel
contenzioso fra le tre città capoluogo, ma
anche nella ordinarietà delle vicende quotidiane
legate agli appuntamenti di questa
nuova provincia.
Qualche sera fa sono stato a Canosa
per ascoltare il programma delle celebrazioni
per il 9° centenario della morte di
Boemondo. Ebbene al tavolo c’era l’assessore
alla cultura del comune di Canosa (il
prof. Casamassima), e tutta la serata è stata
improntata alle iniziative che farà quel Comune…
mentre mancava l’assessore alla
cultura della provincia, perché Boemondo
ha sì il mausoleo a Canosa, ma appartiene
anche alle altre nove città.
Ed ecco allora che una serata come
questa aiuta a crescere, aiuta ad elevarsi
dal particolare campanilistico e a tentare di
superare le angustie delle contrapposizioni
cittadine.
* * *
Per quanto mi riguarda, per quanto riguarda
me come studioso di storia, tenterò
una breve ricostruzione cronologizzata,
stratificata in quattro distinte epoche i cui
capitoli sono l’arcaico, l’apulo-dauno, il
classico-romano, il medioevo.
I) Il tempo arcaico, cioè preistorico, era
dominato dalla presenza dell’Ofanto e lungo
le sue rive sorsero i primi insediamenti
e le prime civiltà
Bisceglie (Visceglia, Vigiliae) dolmen - la
grotta di S. Croce
Canne VI-V millennio a.C. (la dea madre)
Barletta grotte preistoriche ipogeiche, presso
masseria di Canne sulle rive dell’Ofanto
(prof. Giuseppe Savasta)
Trinitapoli il parco degli ipogei degli avori
- delle tombe dei giganti - della signora
delle ambre
II) Epoca apulo-dauna
Qui l’epoca si sfuma nella leggenda, basti pensare all’origine di Canne-Canosa = Diomede
Tabula peutingeriana: Bardulos - Turenum - rudie (rudas) - Salinis
Canosa un grandissimo museo a cielo aperto…
- ipogei e corredi funerari / resti del tempio italico dedicato a minerva - atena
(IV sec. a.C.)
III) ruderi romani (Canusium imperiale), acquedotto, arco onorario di Troiano,
il ponte romano del 114 d.C.
mausolei Bagnoli, Cassieri e Barbarossa la necropoli del Ponte della Lama,
Tabula aenea
percorso paleocristiano, basilica di S. Leucio, battistero di S. Giovanni, basilica
di S. Pietro, S. Sofi a, del SS. Salvatore
IV) Percorso medievale, borgo dei 40 martiri, resti del Castello, cattedrale di
S. Sabino, pulpito di acceptus, cattedra di romoaldo, mausoleo del Principe
Boemondo
Ci siamo limitati a citare
alcune espressioni antiche
di Canosa, ma il discorso si
potrebbe allargare a dismisura.
Mi limiterò allora a
ricordare fra le comuni matrici
religiose alcune storie
dei nostri patroni (S. Ruggero,
S. Sabino, S. Riccardo,
racconti sospesi fra storia
e leggenda)… E in campo
monumentale-artistico, le grandi cattedrali romaniche di Trani, di Barletta, di
andria, di Canosa. E i grandi castelli del territorio: castel del monte, castello
di Barletta, castello di Trani, il mausoleo di Boemondo a Canosa.
Per non dire dei grandi personaggi che hanno segnato le diverse epoche
storiche:
- annibale e la battaglia di Canne (ma c’è stata anche una battaglia di Canosa);
- Eraclio (il colosso di Barletta), forse l’imperatore Eraclio, più probabile
Teodosio I il grande;
- Boemondo d’altavilla e la I crociata di cui, quest’anno si celebra il 9°
centenario della morte;
- Federico II di Svevia e la Puglia Imperiale;
- Ettore Fieramosca e la Disfida di Barletta;
- Giuseppe De Nittis e la Pinacoteca a Palazzo della Marra;
- Valdemaro Vecchi, il tipografo-editore di Benedetto Croce.
Voglio concludere il mio intervento con un invito al Presidente della Fondazione “Jannuzzi”, on. Benedetto Fucci. L’invito è quello di promuovere la
formazione di una biblioteca tematica come una griglia verticale e orizzontale
alla quale possa dare il mio contributo di studioso e di ricercatore.
Verticalizzare le dieci città e orizzontalizzare i diversi tempi storici.
Promuovere inoltre la realizzazione di una pianta guida storico-turistica e
monumentale della nuova provincia, che contribuisca a far capire che esiste
davvero una nuova provincia e che lo diventeremo veramente solo quando
avremo la consapevolezza che le ricchezze di ciascuna città, appartengono
a tutte le altre città, che è un patrimonio comune di storia, di monumenti
(cattedrali, castelli), di personaggi, di tradizioni non solo in un’ottica storicoculturale,
ma anche di importanti redditizi ritorni (turistici, economici, occupazionali).
Attualmente siamo la cenerentola delle sei province pugliesi.
Dobbiamo crescere per dare dei contenuti adeguati, ma per questo è necessario
preliminarmente conoscere le antiche terre di Puglia. L’incontro di stasera è l’inizio di un percorso.
(marzo 2011)
<< vai all'indice del canale |