|   Nuovo balzo in avanti dell’export
            della Bat nel terzo trimestre del 2014  La provincia BAT si conferma anche nel terzo trimestre 2014 fra quelle più dinamiche a livello
            nazionale. Sempre forte il ruolo del settore moda, ma registra segnali negativi il comparto
            dell’agricoltura. Si rafforza la presenza delle imprese locali sui mercati extra-UE, in particolare
            verso il Medio Oriente. Necessaria una strategia lungimirante per fare dell’export un vero motore
            di sviluppo del territorio. PresentazioneL’ISTAT ha diffuso l’11 dicembre scorso i dati export delle
            regioni e delle province italiane aggiornati al terzo trimestre
            2014.
 Quello che emerge è l’ulteriore rafforzamento, nel terzo
            trimestre 2014, delle esportazioni della BAT nel contesto pugliese
            e nazionale e nel più ampio scenario del commercio
            internazionale, in fase di lenta ripresa, dopo la caduta subita
            nel 2009, a seguito dello scoppio della grave crisi finanziaria
            ed economica mondiale del 2007-2008.
 La BAT continua, dunque, a mostrare segnali di competitività            sullo scenario internazionale, che in qualche modo
            stanno limitando la caduta complessiva del sistema economico
            locale, registrata sia dai dati sul prodotto interno lordo
            che da quelli sull’occupazione, dati che mostrano una realtà            in forte sofferenza.
 Migliora il quadro del commercio internazionale nel 2014
            rispetto al 2013 ed è previsto un ulteriore rafforzamento nel
            2015
 Il 2014, dopo una prima parte dell’anno non soddisfacente
            per il commercio internazionale, nella seconda parte
            dell’anno sta mostrando segnali di ripresa, che a fine anno
            dovrebbero portare ad una crescita delle esportazioni sopra
            il livello registrato nel 2013.
 I dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale del Commercio
            evidenziano infatti una crescita per l’anno in corso sopra
            il livello del 3%, rispetto al 2,2% del 2013. Per il prossimo
            anno le previsioni dell’OMC evidenziano un ulteriore rafforzamento
            sopra il livello del 4%.
 La BAT tra le province italiane più dinamiche
            in termini di export
            I primi tre trimestri 2014 confermano la fase positiva che
            sta attraversando l’export della BAT, una fase che dura dal
            2010, dopo il crollo registrato dal commercio internazionale
            nel 2009.
 Ricordiamo che tra il 2010 e il 2013 l’export della BATè            aumentato del +33,6%, contro il + 14,9% della media regionale
            e il +15,5% della media nazionale. Il 2013 è stato l’anno
            boom per l’export della BAT con un valore complessivo di
            oltre 452 milioni di euro.
 I dati provvisori relativi ai primi tre trimestri dell’anno in
            corso mostrano che l’export della BAT nel 2014 sta procedendo
            meglio che nel 2013, con un incremento tendenziale pari
            al +9,5%, contro il +5% della Puglia e il +1,4% della media
            nazionale. In termini assoluti, il valore dell’export della BAT
            nei primi nove mesi dell’anno ammonta a circa 360 milioni di ai 480 milioni di euro, ben sopra il livello del 2013. Quello che
 si prospetta è, dunque, un 2014 con un nuovo boom per l’export
 della BAT e un forte balzo in avanti rispetto al 2013.
 L’ISTAT evidenzia che la BAT nel 2014 si colloca, sulla
            base dei risultati sin qui conseguiti, tra le province più dinamiche
            per crescita delle esportazioni, fra le province che
            hanno registrato un incremento superiore al 6%. In questo
            gruppo troviamo anche la provincia di Taranto che ha ripreso
            ad esportare i prodotti del settore siderurgico.
 Il peso della BAT sull’export regionale è stato nei primi
            tre trimestri 2014 pari al 6,1%, in aumento rispetto ai valori
            registrati negli anni precedenti.
 Rispetto al 2010, il primo anno per cui sono disponibili i
            dati export della BAT, la crescita dell’export provinciale è stato
            complessivamente pari al 51%, contro il 17,7% registrato
            dalla Puglia e il 19,4% dell’Italia.
 La dinamica congiunturale del 2014 per l’export della
            BAT mostra nel terzo trimestre, con un valore di circa 127
            milioni di euro, un andamento più sostenuto rispetto ai due
            trimestri precedenti e un picco superiore a quello toccato nel
            quarto trimestre del 2013.
 Si rafforza il peso del sistema moda nell’export della BAT
            e si indebolisce il peso dell’agricoltura
            Il sistema moda rappresenta il punto di forza nell’export
            della BAT e le tendenze fra il 2014 e il 2013 mostrano un suo
            ulteriore rafforzamento: nei primi nove mesi dell’anno in
            corso il sistema moda ha pesato, infatti, per oltre il 70% sul
            totale export, un valore in sensibile crescita rispetto al 2013,
            quando aveva fatto registrare una flessione rispetto agli anni
            precedenti. La crescita del sistema moda nel corso del 2014è            stata pari al 17,1%.
 La parte preponderante dell’export del sistema moda
            della BAT è costituito dal comparto delle calzature, che ne
            rappresenta oltre i 2/3 e costituisce il 48% circa dell’export
            provinciale. Nel corso del 2014 l’export di tale compartoè            cresciuto del 18,2%.
 La BAT consolida il suo peso sull’export regionale del sistema
            moda: circa il 50% per il sistema moda nel suo complesso
            e oltre l’80% per il comparto delle calzature.
 Merita di essere sottolineata la tendenziale flessione nel
            2014 del comparto agricolo, pari a -27,3%.
 Si consolida l’export della BAT verso i Paesi
            extra europei, anche se è ancora bassa la quota
            verso le economie più dinamiche
            Le dinamiche delle esportazioni della BAT nel corso del
            2014 evidenziano un ulteriore rafforzamento dei flussi diretti
            verso i Paesi extraeuropei e un corrispondente decremento
            dei flussi verso i Paesi UE. Si tratta di una tendenza che si            è andata consolidando nel corso degli ultimi quattro anni,
 anche se il peso delle esportazioni dirette verso i Paesi UE rimane
            ancora maggioritario. In Europa i Paesi più importanti
            per le esportazioni provinciali sono sempre Francia e Germania,
            che rappresentano rispettivamente il 15,7% e il 10,3%
            delle esportazioni totali. Da segnalare che negli ultimi anni
            si è rafforzato il peso dell’export verso la Francia, mentre siè            indebolito il peso verso la Germania.
 Fra i Paesi extra UE, l’Albania rimane il principale paese
            di destinazione dell’export della BAT, con oltre il 23%.
 Rimane stabile rispetto al 2013 il peso dei cosiddetti Paesi
            BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa), considerati
            fra le economie attualmente più dinamiche al mondo e che
            potrebbero assorbire una quota più significativa rispetto a
            quella attuale, attestata su poco più del 4%.
 Continua, invece, a crescere la quota di esportazioni verso
            il Medio Oriente, che si va avvicinando al 5%. Nel 2014 le
            esportazioni verso questa zona è cresciuta del 15%.
 Rafforzare le politiche di sostegno all’export
            L’economia della BAT è da alcuni anni uno dei poli produttivi
            italiani che sta soffrendo maggiormente delle dinamiche
            economiche nazionali, con gravi riflessi sul mercato
 del lavoro, che, secondo i dati più recenti, registra 30 mila
            disoccupati.
 In questo preoccupante scenario le imprese più innovative
            stanno caparbiamente reagendo, in particolare quelle che
            hanno imboccato strutturalmente la via dell’internazionalizzazione,
            che oggi vedono risultati sempre più rilevanti di crescita
            sui mercati esteri.
 La prospettiva di rafforzamento nel corso del 2014 del
            commercio internazionale sta trainando anche la provincia
            Barletta-Andria-Trani, che però sta mostrando tassi di crescita
            dell’export superiori rispetto a quelli mondiale e nazionale,
            sintomo di uno sforzo significativo di innovazione e di
            presenza sui mercati esteri che un certo numero di imprese
            locali sta profondendo da diversi anni a questa parte.
 Si tratta di uno sforzo che potrebbe coinvolgere, attraverso
            adeguati sostegni, una quota più ampia di imprese, tale
            da innalzare sensibilmente l’attuale livello di apertura internazionale
            dell’economia locale, che è ancora modestissimo.
 Una strategia di sviluppo locale orientata in questa direzione
            non potrebbe che giovare anche al mercato del lavoro, potendo
            incentivare la nascita di nuovi posti di lavoro di alta
            qualità professionale e maggiormente sostenibili nel lungo
            periodo.
 È necessario che le istituzioni riescano a sostenere gli sforzi
            che stanno profondendo le imprese orientate sui mercati
            internazionali, sia per migliorare la loro capacità di internazionalizzazione,
            sia per favorire la costituzione intorno a tali
            imprese di gruppi di imprese fortemente integrate, sia per
            ampliare l’occupazione legata alle attività internazionali.
 L’export può diventare un motore importante per rilanciare
            la competitività del territorio, ma questo impone un coordinamento
            di forze, pubbliche e private, e una intensità di sforzo
            che oggi appaiono assenti. In questa direzione dovrebbero
            essere usate una parte rilevante di risorse finanziarie europee,
            rese disponibili per l’Italia per il periodo 2014-2020.
 di Emmanuele DaluisoVice Presidente Euro*IDEES-Bruxelles
 (febbraio 2015)
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