CONSUNTIVO DI FINE ANNO
VENTOLA E DAMIANI TIRANO LE SOMME
Nel solco del lavoro sin qui svolto, è stata una seduta operosa
e concreta quella del Consiglio Provinciale di oggi
nella quale sono stati approvati tutti i provvedimenti di programmazione
finanziaria quali il Piano delle alienazioni e valorizzazioni
immobiliari per il triennio 2014-2016, il Documento unico
di programmazione 2014-2016 e Bilancio di previsione finanziario
2014-2016, il Programma triennale delle opere pubbliche per
il triennio 2014/2016 e l’elenco annuale per l’esercizio 2014.
«Anche in questi giorni di fine anno e nel pieno rispetto dei
termini previsti dalle leggi in materia - ha dichiarato il Presidente
della Provincia di Barletta Andria Trani, Francesco Ventola
- il Consiglio ha approvato gli atti fondamentali per l’attività dell’ente nell’interesse di tutti i nostri concittadini. Tra i pochi se
non primi in Italia, a dimostrazione della serietà e del senso di
responsabilità con i quali vogliamo contraddistinguerci nel fare
buona politica, abbiamo approvato il Documento Unico di Programmazione
2014-2016 e Bilancio di previsione 2014-2016.
Con tale approvazione abbiamo voluto assicurare il prosieguo
di tutti gli interventi previsti nel Progetto “ProvinciAmica” nei
confronti del quale tutte le forze politiche provinciali si sono
espresse favorevolmente. Allo stesso modo, tale approvazione ci
consentirà di andare avanti senza ritardi per tutte le procedure
finalizzate alla realizzazione delle opere pubbliche previste soprattutto
in materia di viabilità ed edilizia scolastica. Sono questi
gli strumenti che le norme ci mettono a disposizione per incidere,
con i nostri limiti di competenza e di spesa. Per questo siamoil lavoro compiuto consentirà di fornire risposte importanti in
termini sociali e di opportunità produttive ed occupazionali - ha
concluso il Presidente Ventola -».
«Con l’approvazione dei documenti di bilancio odierni - ha
aggiunto l’Assessore alla Programmazione economica e finanziaria,
patrimonio Dario Damiani - la Provincia di Barletta Andria
Trani aggiunge un altro tassello al suo distinguersi positivamente.
Infatti, a seguito dell’ammissione alla sperimentazione
del nuovo sistema contabile, la nostra Provincia ha approvato
il primo bilancio predisposto secondo gli schemi ed i principi
contabili introdotti dai decreti sulla sperimentazione dei nuovi
sistemi contabili della Regione e degli enti locali (armonizzazione).
L’adesione alla sperimentazione del bilancio armonizzato ci
consente di poter godere delle premialità che il Governo centrale
assicura agli enti come il nostro che vi partecipa».
Alcuni dati in merito al bilancio e al programma triennale
delle opere pubbliche 2014-2016. Per quanto riguarda il bilancio,
le entrate e le spese pareggiano per e 63.372.579,37 mentre
per il programma triennale delle opere pubbliche la disponibilità finanziaria è di e 78.302.454,73 così ripartita: e 5.200.000,00
entrate acquisite mediante contrazione mutuo, e 130.731,49
stanziamenti di bilancio e e 72.971.723,24 altri finanziamenti
regionali, statali, UPI ed eventuali cessioni.
«Oltre ai Consiglieri Provinciali, un sentito ringraziamento
- hanno infine voluto aggiungere il Presidente e l’Assessore al
ramo - va fatto al Dirigente del settore Finanziario e tributi, dott.
Yanko Tedeschi, e a tutto il personale, per l’ottimo lavoro svolto
anche in questi giorni a cavallo delle feste Natalizie e di fine
d’anno».
INSOPPRIMIBILITÀ DELLE PROVINCE!
La Corte Costituzionale con sentenza n. 220, pubblicata il
19.7.2013, ha dichiarato l’illegittimità della normativa di riordino
delle Province su cui avevamo manifestato pesanti dubbi
di costituzionalità.
Com’è noto, successivamente il governo Letta ha presentato
il disegno di legge costituzionale per sopprimere le Province
e il disegno di legge ordinaria n. 1542 del 20.8.2013 con cui,
di fatto, si eliminano le Province sostituendole con enti di area
vasta posti in completa balia delle Regioni.
In tal modo l’Autonomia provinciale viene totalmente vanificata.
È evidente l’intento elusivo della sentenza della Corte. È essenziale
ricordare, sul punto, che entrambi siffatti disegni di
legge si pongono in aperto e irriducibile contrasto con il principio
di sussidiarietà che, costituendo manifestazione dei diritti
inviolabili dell’Uomo di cui all’art. 2 Cost., è chiaramente immodificabile
e, pertanto, in nessun caso può essere derogato,
neppure con una legge costituzionale.
Il presidente del Mida
Nicola Di Modugno
(gennaio 2014)
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