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Riflessioni sull’anno trascorso e nuove prospettive per il 2012

È tempo di bilanci per questo 2011 oramai alle nostre spalle e di propositi per i mesi che ci attendono.
Quali ricordi porteremo con noi nel nuovo anno e quali insegnamenti invece ci aiuteranno ad evitare gli errori commessi?
Se dovessimo dare una definizione dei dodici mesi appena trascorsi, alla luce degli ultimi eventi che hanno travolto la nostra comunità, diremmo senza dubbio che si è trattato di un “annus horribilis”. Ancora vivida nella memoria di tutti noi la tragedia che ha colpito al cuore la città, sgomenta di fronte alla morte assurda di cinque giovani donne intente a lavorare.
Un lutto terribile affrontato dai cittadini con dignità esemplare, un evento che, con colpevole ritardo, ha obbligato tutti noi a guardare da vicino le “crepe”, quelle reali, censite finalmente attraverso controlli a tappeto, e quelle simboliche, “le crepe dell’anima” che troppe volte trascuriamo, chiusi nel nostro egoismo. Un evento crudele e inatteso a cui tutta la cittadinanza ha saputo reagire con generosità encomiabile, soccorrendo materialmente e moralmente le vittime ma senza perdere di vista i colpevoli: “Verità e Giustizia” chiedono, per chi non c’è più e per chi resta a fare i conti con una realtà, sociale, economica, lavorativa, che, dopo il boato del 3 ottobre non può più essere negata o sottaciuta. La comunità ha reagito, si è mobilitata, ha offerto il meglio delle proprie energie e risorse: chi scavando tra le macerie, chi offrendo conforto ai parenti delle vittime, altri ancora hanno testimoniato sfilando in corteo alla luce delle fiaccole in attesa che la verità illumini quella tragedia.
Una mobilitazione spontanea, sentita, dolorosa ma piena di speranza. Una città che reagisce, si interroga, reclama risposte, pretende attenzione. Sapremo noi amministratori fare tesoro di questa energia, di questa spinta all’azione e al cambiamento? Purtroppo la classe politica appare ancora prigioniera del suo immobilismo, incapace di reazioni che conducano ad una svolta nell’interesse della collettività. Se nei primi mesi dell’anno appena concluso questo atteggiamento poteva trovare un’attenuante nella circostanza delle imminenti elezioni amministrative, nel secondo semestre dell’anno, dopo la rielezione del sindaco Maffei, ci si attendeva un periodo di attività amministrativa dinamica e incisiva.
Nessun segnale di determinazione a dare una svolta alla situazione di stallo politico-amministrativo è invece pervenuto, e i tragici eventi degli ultimi mesi hanno ulteriormente aggravato la situazione.
Tuttavia, superata la fase più critica, è urgente e necessario riprendere la rotta verso lo sviluppo e la creazionedi opportunità per il nostro territorio. Tanti i settori che reclamano provvedimenti nell’interesse della collettività, sui quali maggioranza e opposizione dovranno confrontarsi:
dal Piano Urbanistico Generale, strumento fondamentale per definire il futuro assetto e la vivibilità dei nostri quartieri, alle grandi opere relative all’area portuale, che merita la giusta rivalutazione, ai problemi ambientali che affliggono il territorio, come le questioni inerenti lo smaltimento dei rifiuti e la qualità dell’aria che respiriamo, alle problematiche sociali che esploderanno ancor di più nel 2012 a causa della grave crisi economica e lavorativa di questi anni con un numero sempre maggiore di famiglie che stentano giorno dopo giorno. Un 2011 da archiviare, dopo aver attentamente meditato ciascuno sui propri errori, e un 2012 da costruire, su fondamenta nuove e solide che rendano questa classe politica ancora degna della fiducia dei nostri concittadini.

Dario Damiani
assessore alle Finanze Bat
(gennaio 2012)

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