Messaggio del nuovo Vescovo
Carissimi Fratelli e Sorelle in Cristo, che siete la
Chiesa di Teramo-Atri, radicati nell’amore di Dio Padre e saldi sul fondamento apostolico: Grazia e Pace
a voi in abbondanza (1Pt 1,2). Mentre viene resa pubblica la disposizione del
Santo Padre che mi nomina successore del compianto fratello nell’episcopato
mons. Vincenzo D’Addario, desidero far giungere a tutti e a ciascuno
il mio saluto e la mia benedizione.
Grato al Papa per la rinnovata fiducia, confermo la mia totale disponibilità alla
Chiesa e al Successore di Pietro. Alla Chiesa Aprutina chiedo subito l’aiuto
più importante, con le parole del grande Vescovo Agostino: “Aiutatemi
con la vostra preghiera e obbedienza, affinché trovi la mia gioia, non
tanto nell’essere vostra guida, quanto nell’essere vostro utile servitore” (Sant'Agostino,
Sermone 340.3), e collaboratore della vostra gioia di credenti, pieni di speranza
e solleciti nella carità.
Il mio primo saluto è per voi, carissimi sacerdoti: solo grazie a voi
potrò esercitare il ministero pastorale per rendere visibile la Chiesa,
mistero di comunione e missione. Vi abbraccio tutti, a cominciare dai più anziani
e dai malati, che hanno già lavorato e sofferto nella vigna del Signore.
Un saluto ai religiosi e alle religiose, alle comunità di vita contemplativa:
la vostra consacrazione, segno della radicalità del Vangelo, sia luce
evangelizzatrice e sostegno al ministero del Vescovo. Saluto i Diaconi permanenti,
i seminaristi, tutti i ministri istituiti o straordinari o di fatto (catechisti,
collaboratori pastorali, …). Un saluto fraterno e affettuosissimo a tutte
le famiglie, ai bambini, agli anziani, agli ammalati: la benedizione del Pastore
sia sostegno e fonte di serenità.
A tutti i laici, che so essere particolarmente impegnati in molte Associazioni,
movimenti e Gruppi. Alle Comunità del Cammino, alle Confraternite: un
saluto affettuoso e un grande auspicio di collaborazione intensa per la crescita
della Famiglia di Dio, che è la Chiesa. Alle Autorità Civili, Politiche
e Militari, un deferente saluto nell’attesa di una proficua cooperazione
al servizio del bene comune per l'intero Popolo di Dio.
Come l’Apostolo che desiderava il volto delle sue comunità, anch’io,
nell’attesa del primo incontro, vi affido tutti alla materna protezione
della Vergine Santa, di San Gabriele dell’Addolorata e dei Santi Patroni
Berardo e Reparata.
Che il Dio della Misericordia ci benedica e ci accompagni.
San Severo, 24 giugno 2006
Michele Seccia |