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Quella maledetta voglia di vincere, Il romanzo del giovane Pietro Mennea
 
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Mennea day

LA PRIMA NOTA DI CRONACA

SUL PRIMO SUCCESSO DEL GIOVANE MENNEA (NON AVEVA COMPIUTO ANCORA 16 ANNI)

La prima nota di cronaca che registra il primo successo del giovanissimo Pietro Mennea, (non aveva compiuto ancora 16 anni) l’abbiamo rintracciata sul numero di agosto di “Sangue e Vita” del 1968 e si riferisce ai campionati provinciali per Allievi svoltisi a Molfetta nei giorni 25 e 26 maggio 1968. Invero Pietro si era già distinto un mese prima nelle giornate del 17 e 18 aprile vincendo i Campionati studenteschi allo Stadio della Vittoria di Bari, in rappresentanza dell’ITC “Cassandro”.

Campionati e gare provinciali per le categorie allievi e ragazzi Si sono svolti a Molfetta, nei giorni 25 e 26 maggio 1968 i Campionati Provinciali per Allievi, che hanno visto un complessivo buon successo degli atleti del nostro Gruppo Sportivo.
Citiamo alcuni nominativi, degli atleti maggiormente distintisi nella manifestazione sopracitata.
Nella velocità buoni risultati di Mennea Pietro classificatosi primo negli 80 metri piani, con il tempo di 9”3 e primo nei 300 piani con il tempo di 38”7; mentre nei 300 metri ostacoli Damato Luigi si è classificato al secondo posto con il tempo di 44”3.
De Fidio Lorenzo ha colto la vittoria nel salto triplo con metri 11,74 e si è piazzato al posto d’onore nel salto in lungo con metri 6,18.


Seguono i nomi di altri atleti avisini distintisi in altre specialità, specialmente nella marcia dove sulla distanza di 6 km, i nostri occuparono i primi tre posti.
La premiazione delle gare di atletica (una medaglietta e un diploma) avvenne la sera dopo, domenica 26 maggio, presso la sede sociale di via Baccarini e invero i ragazzi dovettero attendere un bel po’, perché si svolse prima la premiazione del torneo di scacchi organizzato dalla FUCI-AVIS della quale riportiamo una foto.
Curioso come delle due cerimonie di premiazione quelle delle vittorie degli atleti avisini a Molfetta, e quelle del Circolo Scacchistico avisino, siano giunti a noi solo queste ultime foto. E in realtà vi era, nei confronti del settore sportivo degli atleti, una qual certa subordinazione informativa sul bollettino sociale, che (almeno all’inizio) dava molto più rilievo agli esiti delle altre attività del G.S. Avisino, come il canottaggio e la scuderia automobilistica, e credo dipendesse anche da una certa dose di umiltà che contraddistingueva quel movimento sportivo, che oltre tutto era quello che costava di meno alla società e realizzava più successi.

Pietro Mennea

 


Premiazione torneo di scacchi. Sede dell’AVIS in via Baccarini, pomeriggio di domenica 26 maggio 1968. Premiazione primo torneo scacchistico organizzato dalla FUCI-AVIS. Al tavolo, da sinistra, l’ing. Michele Frezza, il prof. Ruggero Lattanzio, il dott. Sollazzo, Renato Russo presidente della sezione avisina fucina e la signora Rita Lattanzio Scuro

L’avvento di Pietro Mennea nel G.S. AVIS portò una vera rivoluzione.
Basti dire che prima il settore più seguito, quello che aveva dato i maggiori successi e in campo nazionale, era quello dei marciatori e di velocisti ce n’erano pochi. Con Mennea si imposero anche altri atleti velocissimi, come Acquafredda, Damato, De Fidio, Gambatesa, Pallamolla, che dettero vita ad una formidabile staffetta. Su tutti però primeggiava Mennea che nel biennio ‘68-69 si impose perentoriamente con una serie di straordinari successi, non solo in campo regionale (fu battuto una sola volta) ma - nella sua categoria - anche a livello nazionale.

Renato Russo (Ottobre 2013)

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