L’inizio delle riprese di un film per ricordare il giovane Mennea
Sotto un sole battente, tra l’incuriosito mormorio dei passanti che si attardavano presso il campo sportivo “Lello Simeone”, si sono tenute le prime riprese della fiction televisiva “La freccia del Sud”, omaggio alla vita di Pietro Mennea. Un Mennea ragazzino, alle prime esperienze di precoce piccolo velocista che nei primi tempi si allenava di mattina a scuola e di pomeriggio sulla battigia del mare di Ponente, e poi qui, sulla pista del vecchio campo sportivo “Lello Simeone”.
Diretto da Ricky Tognazzi, con la sceneggiatura scritta a quattro mani con Simona Izzo, la produzione del film è stata agevolata da un cospicuo sostegno finanziario di Apulia Film Commission, un film che arriva a due anni dal documentario proposto in omaggio al campione dal titolo “Diciannove e settantadue” diretto da Sergio Basso.
La fiction, che sarà girata in soli 27 giorni di lavorazione, tra Barletta, Bisceglie e Bari, darà vita alla mini serie in
due puntate da 100 minuti ognuna che dovrebbe andare in onda nel primo trimestre del prossimo anno, proprio in occasione dell’anniversario della scomparsa del nostro grande campione.
Ad interpretare Pietro Mennea è l’attore tarantino Michele Riondino (lo ricordiamo nel 2012 nel ruolo da protagonista
nella fiction Rai Il giovane Montalbano), affiancato da un cast di attori di tutto rispetto, quali Luca Barbareschi, Gian
Marco Tognazzi, Nicole Grimaudo, Lunetta Savino e Nicola Rignagnese.
Nonostante il sole, le “piccole” comparse hanno avuto un bel da fare lungo il perimetro dello stadio, fra partenze, false
partenze ed affannosi arrivi sulla fettuccia del traguardo, mentre al centro la troupe trovava sollievo alla insopportabile
calura estiva sotto lo scudo protettivo di ampi, attrezzati gazebo. Sotto i quali solerti costumisti ed esperti scenografi si
adoperavano per facilitare riprese curate dall’inesausto zelo del regista, l’anima della lavorazione. E ci ha fatto piacere
che il costumista si adoperasse perché sulle magliette dei ragazzini comparisse la scritta G.S. AVIS BARLETTA. Molti,
infatti, dimenticano che l’avventura umana e sportiva del giovane Pietro Mennea, prese le mosse proprio di lì, dalla sua appartenenza al glorioso Gruppo Sportivo Avisino.
E come nelle riprese di tutti i film che si rispettano, anche per questo è scattata la macchina organizzativa scenografica
circostante, resa possibile dalla collaborazione del Comando dei Vigili Urbani. Perché infatti, per girare certe scene, come la simulazione delle gare che il giovane Mennea disputava per le strade cittadine, è stato necessario sgomberare del tutto alcune vie.
Piccoli momentanei disagi ben sopportati dai cittadini del quartiere, al pensiero ch’erano un modesto prezzo da pagare per vedere realizzato un filmato che ci ricordasse la splendida avventura di un ragazzo del Sud, che - partito da Barletta - calpestò vittorioso i più grandi stadi dell’epoca, battendo i più famosi velocisti del suo tempo, portando il nome della nostra città sulla vetta del mondo.
Stefania Patella
(giugno 2014)