TEODORO GIANNONE
Teodoro Giannone, nacque a Barletta il 17 novembre 1876, terzo di nove figli. Dopo una educazione tradizionale, conseguì il diploma di scuola superiore. Terminati gli studi, nel 1904 si trasferì al Nord, dove iniziò la sua esperienza didattica come docente presso il Premiato Collegio Fumagalli di Monza, il cui direttore si rammaricò quando nel 1908 decise di rientrare a Barletta.
Nel 1912 si iscrisse all’Università di Napoli, ma non continuò dopo aver conseguito, l’anno dopo, il diploma di abilitazione.
Nel 1916 andò a insegnare presso la scuola privata di Arti e Mestieri, fondata dall’Opera Pia Asilo di Mendicità presso i Cappuccini, in fondo a via Nuova Cappuccini (Viale Marconi), nell’ex convento annesso alla chiesa.
Nel 1920 diventò consigliere comunale, assessore e vicesindaco nella giunta di sinistra guidata dal giovane Antonio Violante. Si defilò allora dall’impegno politico e continuò ad insegnare fino al 1926, quando fu licenziato per aver rifiutato l’iscrizione al PNF. Quando il Giannone lasciò la scuola, il commissario prefettizio Vito Lattanzio si adoperò per la riunificazione della Scuola di Avviamento con la Scuola di Arti e Mestieri.
Ritornò alla vita politica alla fine della guerra, quando fu chiamato a far parte del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) di Barletta. Morì il 10 dicembre 1967.
(dicembre
2008)
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