RICORDO DI FRANCO DAMIANI
BIOGRAFO DI CARLO CAFIERO
Nel ricostruire la storia delle ricorrenze celebrative di Carlo
Cafiero dal 1946 (anno della biografia curata da Michele
Cassandro) ai nostri giorni, è riaffiorata alla memoria la figura di
Franco Damiani che nel 1997, nel quadro delle iniziative celebrative
promosse dall’ARCI per i 150 anni della nascita dell’anarchico
barlettano, organizzò una mostra storico-documentaria nella
Galleria del Teatro Curci non priva di lusinghieri apprezzamenti
anche da parte di accreditati studiosi. E del resto Damiani non era
nuovo ad approfondire aspetti noti ma anche inediti della vita di
Cafiero (come la ricchissima bibliografia cronologizzata che riprendeva
ed ampliava quella di Gianni Bovio del 1970). E inoltre
a Carlo Cafiero Damiani aveva dedicato la sua tesi di laurea, poi
trascritta ed ampliata in una vera e propria biografia presente nella
nostra Biblioteca Comunale (4D 31/1).
* * *
Franco Damiani era nato a Margherita di Savoia il 1° gennaio
del 1946. Dopo la laurea in Lettere moderne, conseguita presso
l’Università degli Studi di Bari, aveva iniziato il suo lavoro
di docente in una scuola media sperimentale vicino Milano. Nel
capoluogo meneghino, Damiani si era dedicato anche allo studio
della storia del movimento anarchico e operaio in Italia, svolgendo
attività di ricerca presso la Fondazione Feltrinelli di Milano e la
Fondazione Micheletti di Brescia, oltre a curarne i relativi archivi.
Questi stessi interessi confluirono nei lavori pubblicati da
Franco Damiani negli anni Settanta, tra i quali Carlo Cafiero nella
storia del primo socialismo italiano (Jaka Book-Milano 1974);
Bakunin nell’Italia post-unitaria, 1864-1867 (Jaka Book-Milano
1977); Anna Kuliscioff: immagini, scritti, testimonianze (Feltrinelli-
Marzo 1978). Importanti sono stati anche i suoi contributi
pubblicati nella serie “Memoria e Ricerca”.
Tornato in Puglia per continuare il suo percorso di insegnante di
Lettere, Franco Damiani portò avanti l’attività di studioso, collaborando
con il Centro di Ricerca “Guido Dorso” di Avellino. Nel 1997
curò la mostra fotografica dedicata a Carlo Cafiero - di cui abbiamo
detto -. In quell’occasione partecipò anche al Convegno, su Cafiero,
tenutosi nel Castello svevo di Barletta, con un intervento sul tema “Il Compendio del Capitale” (oggi oggetto di una ristampa anastatica
a cura del Comune di Barletta). Oltre alla storia del movimento
anarchico e operaio, le sue ricerche hanno riguardato anche lo
studio della storia del territorio pugliese e delle tradizioni popolari
locali, sia attraverso contributi inseriti in alcune pubblicazioni, sia
attraverso progetti scolastici condotti con i suoi alunni.
Nel 2006 Franco Damiani venne prematuramente a mancare,
lasciando un ricordo indelebile, non solo nella sua famiglia, ma
anche negli alunni di tutte le età e nei ricercatori e studiosi, suoi
colleghi, con i quali, nonostante la distanza, ha mantenuto sempre
rapporti di collaborazione e stima reciproca.
Il ricordo di Cinzia Valentino
Al termine di queste note
biografiche su Damiani, lo ricorderò riportando un breve ma
intenso ricordo della sua amica
Cinzia Valentino: “La morte
improvvisa nell’aprile del 2006
l’ha strappato all’amore della
moglie e dei figli e all’affetto
degli amici. Con commozione
ricordo la sua amicizia generosa
e la sua competenza di storico
schivo e riservato.
Franco insegnava al liceo “Aldo Moro” di Margherita di
Savoia. In qualità di ricercatore
aveva collaborato, negli anni
Settanta e Ottanta, con la Fondazione
Feltrinelli di Milano, la
Fondazione Micheletti di Brescia
e con il Centro di Ricerca Guido Dorso di Avellino, dove l’ho
conosciuto nel 1981, quando, con la presidenza del prof. Manlio
Rossi-Doria, il Centro muoveva i primi passi. Furono anni esaltanti,
molti giovani ricercatori collaborarono con il segretario del
Centro, l’indimenticabile prof. Bruno Ucci, e con il direttore della
ricerca, il dott. Elio Sellino.
In quel clima pionieristico conobbi Franco: è ancora molto
vivo in me il ricordo dei suoi utili consigli, quando, con la prof.ssa
Emilia Alifano, curai La stampa politica irpina dal 1860 al 1925,
il primo libro pubblicato dal neonato Centro Dorso.
Franco, esperto di storia dell’anarchismo e del movimento
operaio nel Mezzogiorno, ha scritto numerosi saggi su Carlo Cafiero,
su Bakunin, sulla Kuliscioff, sugli anarchici nel Milanese e
nel sud. Ne ricordo due particolarmente importanti: Carlo Cafiero
nella storia del primo socialismo italiano, Milano 1974 e Bakunin
nell’Italia post-unitaria (1864-1867), Milano 1977.
Ripenso con rimpianto alle lunghe chiacchierate al telefono e
ai frequenti scambi di idee che ho avuto con lui poco prima che
morisse. Ricordo con viva commozione l’ultimo incontro a casa
sua, dove mi ricevette fra i suoi libri e le numerose carte e dove
mi presentò con orgoglio i suoi bei figli, invitandomi a pranzo e
mettendomi subito a mio agio. Franco e la moglie Anna si mostrarono
affettuosi ed ospitali, con la discrezione e la leggerezza delle
persone riservate, ma sincere e semplici.
Voglio ricordare così Franco: tra i suoi figli e l’amata moglie,
tra le sue carte e i suoi libri, nell’accogliente casa in riva al mare
di Puglia”.
Renato Russo
(luglio 2017)
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