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SABINO CASTELLANO

Sabino Castellano nacque a Barletta nel 1898, in una delle case del borgo di Santa Maria, da una famiglia di vecchie tradizioni marinare, tanto che suo nonno era stato un piccolo armatore nonché capitano di alcuni dei suoi velieri in navigazione per il mondo. Avvicinandosi alla laurea, sotto la spinta di mons. Santeramo scelse come tema Canne e la ricerca del suo sito topografico e quindi anche quello ov’era stata combattuta la celebre battaglia. Fu invitato ad esporre una sua memoria su Canne dinanzi all’Accademia Nazionale dei Lincei. Della sua esposizione, tenuta il 21 maggio del 1922, introdotta dal famoso storico Ettore Pais, è restata una documentazione nel XXXI volume dei “Rendiconti della R. Accademia Nazionale dei Lincei”.
Ma il giovane Castellano si distinse anche per il suo impegno sociale e culturale. Infatti nel 1921 diventò vicepresidente regionale della Gioventù Italiana di Azione Cattolica, mentre nel 1922 contribuì alla fondazione dell’Università Popolare di Barletta, di cui fu eletto segretario.
Nel 1923 fu fra i soci fondatori dell’Associazione Amici dell’Arte e della Storia Barlettana coi quali, quella stessa estate e in quelle successive, procedette a nuovi scavi che, nel 1930, portarono al ritrovamento del decumano, di numerose colonne, di un pavimento a mosaico di circa 30 mq e del famoso miliare LXXV miglio della Via Traiana, oggi in bella vista sull’alto della collina.
Avendo vinto un concorso da preside, fu costretto a lasciare Barletta per trasferirsi a Genova, non senza aver svolto a Roma la funzione di ispettore generale presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Morì a Genova il 1963.

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