CARLO CAFIERO:
POLITICO
Nacque a Barletta il 1° settembre 1846 da Ferdinando Cafiero ed
Elisa Azzariti. Studiò nel Seminario di Molfetta fino al conseguimento
della licenza liceale.
Nel 1864 si trasferì a Napoli dove, assecondando i desideri
del padre, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, laureandosi
nei quattro anni canonici.
Nel 1868, dopo la laurea, si trasferì a Firenze per intraprendere
la carriera diplomatica alla quale lo aveva destinato la famiglia.
Nel 1870, deluso da questa esperienza, si trasferì a Parigi
dove si legò ad alcuni circoli rivoluzionari e dove incontrò Giuseppe
De Nittis. Quindi si recò a Londra dove conobbe Marx ed Engels,
restandone così affascinato, da aderire alla Prima Internazionale.
Tornato in Italia, conobbe Bakunin, teorico del comunismo anarchico.
Nel 1872 fu incaricato di presiedere il primo Congresso Nazionale Anarchico
durante il quale fu condannato il comunismo autoritario del Marx.
Nel 1873 donò il suo ingente patrimonio a favore delle iniziative
rivoluzionarie del Bakunin.
Nel 1876 organizzò e diresse l’insurrezione del Molise
per cui fu condannato a otto mesi di carcere. Qui rilesse Il Capitale
di Marx, del quale scrisse un Compendio che ebbe larga divulgazione.
Nel 1889 ritornò a Barletta, ma ricoverato nel manicomio di
Nocera Inferiore, vi morì il 17 luglio 1892.
La città gli ha intestato la strada che congiunge via Adua con
piazza Di Vittorio.
Calendario 2007 - Fatti e protagonisti dell'Ottocento a Barletta
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