PORTALE DI INFORMAZIONE E ATTUALITA' SU BARLETTA E DINTORNI
home | abbonamenti | archivio il Fieramosca | lettere al direttore | redazione | contatti

Cerca nel sito
Giovanni Paolo II - Dall'infanzia alla santità
Barletta Civitas Mariae - Protegam civitatem istam
Libro su pietro mennea, Quella maledetta voglia di vincere, Il romanzo del giovane Pietro Mennea
San Nicola il Pellegrino, Patrono di Trani e dell’Arcidiocesi, Vita, critica e messaggio spirituale
 

Per investire in cultura
Raccordarsi operativamente

II

Abbiamo delineato ieri la presenza, sul territorio, di un gran numero di associazioni prettamente culturali e turistico-culturali. Ce ne sono poi numerose altre identificabili nei CLUB SOCIO-CULTURALI che da anni svolgono in città iniziative filantropiche, didattiche, scientifiche, ma soprattutto attraverso una serie di conferenze spesso in attuazione di un anno sociale dedicato ad una specifica tematica. Fra le più attive e rappresentative il Lions Club (Savino Piccolo), il Lions Club “Leontine” (Giovanna Cristiani Mazzola), il Rotary Club (Nuccia Cafagna), la Fidapa (Marilena Colucci), il Soroptimist (Maria Carmela Casale), l’Unesco (Mario Tatò), lo Zonta Club (Anna Tamborra Fascilla).
A onor del vero dobbiamo dare atto, a queste realtà associative, di avere svolto, in questi ultimi trent’anni, un’azione promozionale della cultura veramente notevole, con una particolare menzione per l’Unesco e le sue mostre. Di tanto in tanto registriamo la nascita di altre realtà associative che nascono intorno ad iniziative estemporanee, spesso stravaganti, acrobazie su un filo di paglia. E poi scompaiono, con la stessa rapidità con cui sono nate.

Delle numerose LIBRERIE che operano in città, sei solo nel centro cittadino, almeno tre organizzano periodicamente meeting e presentazione di libri: L’Einaudi la più attiva promotrice di lettura per ragazzi con una molteplicità di iniziative (specialmente domenicale), che coinvolgono anche la sezione ragazzi della Biblioteca Comunale (Antonella Piccolo); la Penna Blu, che ha al suo attivo numerose iniziative editoriali (Danilo Marano); Cialuna, nata appena da un anno, un mix di libri, prodotti artigianali e gastronomici, un alveare di iniziative, con numerose promozioni editoriali e varie presentazioni (Fulvio Frezza ed altri); la Libreria Liverini, invece, si limita, la domenica mattina, ad una sorta di rito festivo formatosi negli anni, una sorta di “caffè letterario”, ritrovo di numerosi intellettuali che - senza ostentazione - si danno un tacito spontaneo appuntamento per scambiare quattro chiacchiere sul renzismo o sugli sviluppi dell’ultima crisi, oppure raccontarsi, con sapido retrogusto condito di inedite curiosità, gli ultimi retroscena della crisi comunale (fratelli Chiandetti).

Poi ci sono le ASSOCIAZIONI POLITICIZZATE alcune di vecchio corso come il Circolo ARCI “Cafiero” (Ruggiero Dilillo) e altre di più recente formazione come il Circolo M.C.L. “Luigi Sturzo” (Nardo Binetti) o Igino Giordani (Angelo Torre).

Diverse le ASSOCIAZIONI MUSICALI. Potrebbe sembrare che siano fuori dal coro, in questo inventario associazionistico turistico-culturale, mentre ce ne sono invece alcune che alimentano la presenza in città, in occasione di importanti eventi, di centinaia di ospiti che pernottano nei nostri alberghi, riempiono i nostri ristoranti e acquistano dai nostri negozi. A cominciare dall’Associazione Cultura e Musica “Curci” (Francesco Monopoli); e inoltre Amici della musica “M. Giuliani” (Francesco Caporale); Athenaeum, associazione Artistico-culturale  (Maria e Francesca Musti); Corale Polifonica “Il Gabbiano” (Gian Luigi Gorgoglione). Qui non menzioneremo naturalmente le numerose scuole private di musica e di danza che operano in città. 

Accanto alle realtà associazionistiche consolidate nel tempo, ai fini della configurazione di una mappa culturale cittadina, come dimenticare quelle realtà le quali - ancorché pubbliche - contribuiscono esse pure ad alimentare la rinascita della tradizione del sapere cittadino. Pensiamo all’Archivio di Stato, da quarant’anni inesauribile fucina di recupero - fruibile dagli utenti - delle nostre più remote radici documentali (Michele Grimaldi), o alla “sezione ragazzi” della Biblioteca Comunale di Barletta finalizzata, specialmente negli ultimi tempi, a incoraggiare l’amore per i libri, certificato da una massiccia adesione dei più giovani al progetto di lettura attraverso la conoscenza della propria città e di suoi principali protagonisti (Emanuele Romallo).

Fra le associazioni che per lunghi anni hanno lasciato traccia delle loro incisive iniziative, da qualche anno in disarmo e delle quali credo sia doveroso almeno una veloce citazione, la Fondazione De Nittis ( Ruggiero Borgomastro), e Primavera di S. Chiara (don Salvatore Spera), che hanno legato la loro lunga stagione promozionale non solo a una molteplicità di iniziative, ma anche a interessanti testi.

E da ultimo un breve cenno conclusivo ai LUOGHI DELLA CULTURA, quando si trasformano essi stessi in efficaci veicoli di proposte operative per l’espletamento di iniziative socio-culturali. A prescindere dalle tradizionali sale didattiche di alcune scuole (come l’Aula Magna del liceo classico “Casardi” o della scuola elementare “Fraggianni”), oppure cultuali (come l’antico storico salone di rappresentanza del palazzo arcivescovile o le numerosissime moderne aule parrocchiali), i luoghi dove più ricorrente è ritrovarsi per eventi culturali, sono, per incidenza di frequentazione, la Sala rossa del Castello (assessorato alla cultura), il Circolo Unione (Francesco Morella), la Sala della comunità di S. Antonio, qui non intesa solo come mero luogo di ritrovo per l’espletamento di iniziative socio-culturali, ma qualcosa di più e di diverso, come incentivatrice ad uno sforzo di sensibilizzazione verso rilevanti tematiche sociali (Riccardo Losappio).
Fra i ritrovi più recenti - ottima anche per mostre - l’ex Sala incontri della Con.Sud nel palazzo S. Domenico su corso Cavour (140 anni fa scelta dal sindaco Germano Romeo Scelza e dal vice sindaco Francesco Saverio Vista, su proposta di Valdemaro Vecchi, per contenere la prima biblioteca comunale).


*     *     *

Un gran numero di realtà culturali, come si vede, che purtroppo non incidono per nulla sulle prospettive di crescita del turismo culturale nostrano, sia perché sono del tutto scoordinate fra di loro e sia perché i vertici del potere amministrativo non hanno mai inteso promuovere uno sforzo comune finalizzato al raggiungimento di redditizi ritorni economici e quindi occupazionali. La delusione è appena stemperata da un processo di progressiva assuefazione, finchè non ha finito col tramutarsi in una sorta di fatalistica rassegnazione. Eppure di esempi, sotto gli occhi, ne abbiamo tantissimi e altrettante opportunità fin qui sottostimate, come la cittadella di Canne e la sua famosa battaglia, la saga dei Crociati, Federico II di Svevia, il Certame della Disfida e il possente Castello, Palazzo della Marra e il Teatro Curci… scusate se è poco.
E qui chiudiamo dove il discorso si dovrebbe riaprire per diventare propositivo. Ma credo manchino gli interlocutori.

Renato Russo
(10 maggio 2014)

<< vai all'indice del canale

© 2003 - Editrice Rotas Barletta. Tutti i diritti sono riservati.