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BARLETTA CIVITAS MARIAE
Breve storia del culto mariano

Remotissimo è il culto di Barletta verso la Madonna, legato alla lontana costruzione del primo tempio cristiano della città intorno alla prima metà del VI secolo, nel quartiere della marineria che assunse la denominazione di pittagium Sanctae Mariae, tramandandocene la devozione attraverso l’originaria locuzione di S. Maria de Baruli, venerazione già dai primordi assimilata a quello della città.
Negli stessi anni in cui - attorno alla metà del IX secolo -  questo grande fervore devozionale manifestava la sua fede attraverso la riedificazione - sul medesimo sedime - di una solenne basilica (S. Maria de Auxilio), a pochi chilometri dalla città, sulla via per Trani, ad opera di un gruppo di umili conventuali cenobitici basiliani, veniva eretto un tempietto anacoretico dedicato al culto di una Madonna che, dalla selvatichezza agreste del luogo - stirpibus refertus - da tempo immemorabile era chiamata dello Sterpeto. Possiamo dire che già ad allora siano ascrivibili i germogli generatori del culto mariano, ma sono tempi remotissimi avvolti nella penombra di un’epoca priva di referenze pergamenacee. Per avere un sicuro riferimento documentale sull’inizio dell’assunzione della Madonna come protettrice della città, bisogna aspettare poco oltre la metà del XIII secolo.

Il primordiale culto dell’Assunta, il diploma di re Manfredi 1258 - La prima esplicita attestazione del patronato di Maria Assunta sulla città risale infatti al 1258, certificato da un diploma di re Manfredi il quale, confermando il contenuto di un precedente diploma dell’imperatore Federico II - datato da Salpi nel giorno di Natale del 1234 -, legittima e disciplina la Fiera dell’Assunta, confermando quella fiera e riconoscendo al tempo stesso la Madonna dell’Assunta come protettrice della città: sub titulo Beatae Virginis Marie sub cuius patrocinio nominata civitas… La fiera si teneva otto giorni l’anno, dall’otto al quindici agosto, per cui era chiamata anche Fiera di mezzagosto.

La Madonna della Disfida 1503 - Il quadro della Madonna dell’Assunta, venerato in Cattedrale, opera del pittore modenese Serafino de Serafinis, datato 1387, fu portato in processione la sera del 13 febbraio 1503, incontro ai tredici cavalieri vincitori della Disfida, da sacerdoti del Capitolo di S. Maria, guidati dall’arciprete Renzo de Risis. In mezzo a due ali di folla i tredici del Certame entrarono in città da porta Croce, dirigendosi verso S. Maria Maddalena (oggi San Domenico), dove il sindaco Franco Bonelli e il popolo erano in attesa dell’esito dello scontro. Frattanto da S. Maria sopraggiungeva il clero cittadino che portava in processione la Madonna dell’Assunta, da allora ribattezzata Madonna della Disfida. Quella processione votiva ancora oggi si snoda per le vie della città il 15 agosto, festa dell’Assunta, processione alla quale partecipano, con i fedeli, anche le autorità cittadine.

Il Gran Voto 1656 - Il Gran Voto del 29 luglio 1656, quindi nel pieno della epidemia pestilenziale che aveva colpito la città, fu sottoscritto dal Consiglio Comunale di Barletta per scongiurare il perseverare del morbo. Esso rappresentò il rinnovo di voti rivolto ai santi protettori S. Ruggero e la Madonna, e alle più alte espressioni devozionali della fede popolare, il SS. Sacramento e il Santo Legno della Croce.
Come si vede questa riconfermata devozione verso la Madonna non era indirizzata ad Essa in via esclusiva, come argomenta mons. Ruggero Di Cuonzo, e inoltre nel Gran Voto del 29 luglio non si fa riferimento né alla Madonna Assunta, né tanto meno alla Vergine dello Sterpeto perché - come ci ricorda Sabino Loffredo -, a quella data l’icona non era stata ancora ritrovata.

La dedicazione alla Madonna Protegam civitatem istam… 1732 - La mattina del 20 marzo 1731, martedì santo, la Puglia fu scossa da un fortissimo terremoto che colpì numerose città, provocando molti lutti. Le scosse si protrassero per mesi. A Barletta non ci furono vittime, ma restarono lesionati alcuni monumenti, specialmente alcune chiese. La mancanza di vittime fu attribuita al culto verso la Madonna dello Sterpeto così il Santuario in quei mesi diventò meta di continui pellegrinaggi.
Sotto la pressione della devozione popolare, il Comune di Barletta, il 31 maggio 1732, deliberò di affidare la città al culto della Madonna dello Sterpeto e indirizzò questa volontà all’arciprete di Barletta e all’arcivescovo di Trani, che prontamente aderirono. Sulla pala marmorea dell’altare maggiore dell’antico Santuario venne incisa questa locuzione: Protegam civitatem istam et ero vobis in praesidium (proteggerò questa città e sarò vostra difesa).
La festa liturgica della Madonna dello Sterpeto si celebra l’8 maggio col grado di solennità per l’intera Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, mentre la festa patronale la seconda domenica di luglio.

Barletta Civitas Mariae 2009 - Il 15 gennaio 2009 il Capitolo Cattedrale di Barletta informò l’Amministrazione comunale di aver proposto a S.E. l’arcivescovo mons. Giovan Battista Pichierri la proclamazione della Città di Barletta Civitas Mariae, titolo che viene conferito per Decreto vescovile a quelle città nelle quali la devozione alla Madonna è molto forte e molto antica. È il caso di Barletta, com’è testimoniato non solo da innegabili attestazioni storiche, ma anche dalla consolidata venerazione del popolo barlettano che al culto della SS. Vergine, fin dai tempi più remoti, ha dedicato la denominazione di ben 25 chiese, comprensive però delle duplicazioni sul medesimo tempio, che ne hanno segnato - nel corso dei secoli - il lento volgersi di una storia millenaria, che ha finito coll’identificarsi con la storia stessa della città. Come nel caso della Cattedrale: nata come paleocristiana col nome di S. Maria de Baruli, si è poi via via trasformata nell’alto-medievale S. Maria de Auxilio, nella romanica S. Maria de Episcopio, nella gotica S. Maria Maggiore
Un culto che si precisa in una molteplicità di forme espressive devozionali: Santa Maria presso la Cattedrale, Vergine Santissima presso lo Sterpeto, dell’Assunta ai tempi di Federico II e di suo figlio Manfredi e S. Maria di Nazareth a imperituro ricordo del legame che, al tempo delle Crociate, unì Barletta all’omologa chiesa di Gerusalemme.
La cerimonia di dedicazione avvenne la sera dell’8 maggio 2009 in piazza Moro dove convenne una moltitudine di fedeli.

Renato Russo
(30 aprile 2014)

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