PORTALE DI INFORMAZIONE E ATTUALITA' SU BARLETTA E DINTORNI
home | abbonamenti | archivio il Fieramosca | lettere al direttore | redazione | contatti

Cerca nel sito
 

IL PARCO ARCHEOLOGICO AMBIENTALE DI CANNE DELLA BATTAGLIA

Il programma di valorizzazione dei beni archeologici, storici ed ambientali di Canne della Battaglia, promosso e perseguito dal Comune di Barletta, d’intesa con la Soprintendenza Archeologica della Puglia è finalizzato alla valorizzazione di uno dei Parchi archeologici più importanti della Puglia.
Tale programma punta alla migliore comprensione e fruizione di un vasto ed articolato “Parco archeologico ed ambientale” che comprende gli estesi insediamenti della imponente cittadella medievale, quelli dell’abitato apulo del VI-IV sec. a.C., i sepolcreti già ritenuti “annibalici”, gli impianti romani di S. Mercurio e gli innumerevoli “segni” di civiltà e culture lasciati sul territorio, inseriti in un contesto ambientale e in un paesaggio rurale rimasto pressoché inalterato nella sua morfologia, nelle antiche masserie e “poste” di transumanza e caratterizzato dalla significativa presenza dell’Ofanto, autentica via di civiltà in una pianura abitata fin da tempi remoti (V millennio a.C.).
Gli elementi sono sufficienti a qualificare un contesto storico-archeologico di straordinario valore che ha bisogno di essere sostenuto da un adeguato sistema di fruizione e tutela.
L’intervento, inoltre, si inquadra in un ambito territoriale più ampio ai fini della promozione sociale e culturale del vasto comprensorio che vede insediate lungo le sponde dell’Ofanto le città di Canosa, Cerignola, Barletta, Margherita di Savoia e le grandi aree archeologiche della stessa Canosa, Canne, Salapia, Herdonia.
Dal sistema di valorizzazione globale del comprensorio ofantino non esula certamente il fatto d’arme per il quale Canne va famosa nel mondo, la battaglia gigantesca fra i Cartaginesi di Annibale e i Romani di Varrone il 2 agosto del 216 a.C., il cui “teatro” è d’altronde quasi inalterato nei suoi elementi essenziali: fiume, piana dello scontro e colline.
Il sito archeologico di Canne della Battaglia è stato inserito nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro, tra Regione e Stato, in tema di risorse culturali, all’interno del “sistema delle aree archeologiche regionali” con un finanziamento di 1.000.000 di Euro assegnato dalla Regione Puglia al Comune di Barletta, grazie, anche ad una apposita convenzione stipulata con la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia, con l’obiettivo di avviare un insieme articolato ed integrato di opere, capaci di recuperare e valorizzare le aree ed i Beni più importanti dell’intero complesso archeologico e garantirne una migliore fruizione pubblica secondo un itinerario turistico culturale completo ed esaustivo per il visitatore.
Gli interventi previsti in progetto, di concerto con il Comune di Barletta e la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia, riguardano:

- la individuazione di un sistema complessivo di fruizione e gestione del vasto comprensorio archeologico-ambientale con il miglioramento dell’accessibilità e delle infrastrutture di accoglienza e di visita.
Si prevede di individuare una maggiore e più razionale distribuzione del traffico di accesso a Canne della Battaglia dalla Strada Provinciale Salinelle n. 3 e dalla n. 142, con adeguata segnaletica informativa e di sicurezza.
Si individueranno le reti di percorsi e sentieri di fruizione del Parco per costituire un itinerario di visita complessivo rendendo agibile quello di collegamento tra la stazioncina ferroviaria, l’area delle terme romane e la fontanella di San Ruggero. Tale percorso potrà, in futuro, collegarsi con la Masseria di Canne, l’area dei Sepolcreti paleocristiani e, quindi, ridiscendere verso la Cittadella.
Vengono individuati quali centri visita e punti di accoglienza e informativi l’Antiquarium già attrezzato a Museo Espositivo e la stazioncina ferroviaria.

- La definizione di un sistema di percorsi attrezzati in rapporto alla disponibilità di suoli, di proprietà pubblica o da acquisire, e di sicurezza rispetto al traffico veicolare della strada provinciale n. 142 che attraversa il Parco Archeologico.
Si prevede la sistemazione ed attrezzamento di due percorsi di accesso per consentire la percorribilità e la fruizione in condizioni di sicurezza e di migliore accoglienza, a servizio della Cittadella e del suo Antiquarium e dell’area delle Terme Romane.
Sarà recuperata l’area a parcheggio esistente ai piedi della Collina della Cittadella, con opere di sistemazione e recupero paesaggistico, con la realizzazione di una passerella di collegamento e accesso all’Antiquarium, in struttura metallica e tavolato ligneo, provvista di zone ombreggiate, di panche e pannelli informativi.
In prossimità dell’Antiquarium si realizzerà uno slargo pedonale, a servizio dei gruppi di visitatori, sistemato con l’ingresso agli spazi di accoglienza e museali e con rampe di collegamento al percorso di visita della Cittadella.

- L’ampliamento dell’Antiquarium per la creazione di adeguati spazi di accoglienza e servizi ai visitatori, la migliore dotazione di ambienti per deposito, laboratori, catalogazione e restauro, sistemando le aree esterne circostanti.
Si prevede la sistemazione e revisione dei manufatti esistenti a ridosso dell’Antiquarium, sul lato occidentale, per riorganizzare e ampliare le funzioni di servizio e accoglienza dei visitatori e collegarli agli spazi sovrastanti destinati a Museo e Uffici.
Si provvederà, pertanto, ad un ampliamento dell’edificio esistente organizzato su due livelli, secondo il salto di quota esistente realizzando il nuovo ingresso all’Antiquarium e destinando quello attuale a funzioni di servizio e per il personale addetto.
Si terrà in dovuta considerazione la necessità di ampliamento degli spazi di deposito con la previsione di laboratori di lavoro, per studi, catalogazione e restauro, appositamente richiesti dalla Soprintendenza.

Gli interventi e le opere previste sono così articolati:

- ristrutturazione dei locali a piano ribassato con la demolizione del vano biglietteria e dei locali bagni, conservando le murature controterra perimetrali;
- realizzazione di un nuovo volume in ampliamento all’edificio esistente, destinato a piano ribassato, a ingresso, attesa, accoglienza, nucleo di servizi igienici e spazio espositivo e a piano terra a biglietteria, book-shop e bar-caffetteria;
- previsione di un nucleo di collegamento verticale con scala e ascensore, di accesso sia all’Antiquarium che ai percorsi di visita alla Cittadella ed alla nuova terrazza panoramica;
- spazio di collegamento tra l’edificio servizi e l’Antiquarium, con la previsione di una nuova sala regia e vigilanza;
- ampliamento del sistema impiantistico esistente comprendente impianti elettrici, messa a terra, forza motrice ed illuminazione, sicurezza e audiovisivi, impianto idrico-fognante, di condizionamento e climatizzazione.
- realizzazione di un nuovo volume in ampliamento all’edificio esistente, destinato, a piano ribassato, ad ampliamento dei depositi e, al piano terra, a laboratorio;
- previsione di un nucleo di collegamento verticale, con scala e ascensore, in comunicazione con lo spazio esterno di servizio e con gli uffici della direzione;
- previsione di uno spazio aperto, a quota piano interrato, di accesso ai locali tecnici esistenti.

- La prosecuzione della campagna di scavi e indagini effettuate da parte della Soprintendenza, nell’area tra la Ferrovia e la Collina di San Mercurio, con importanti ritrovamenti di edifici romani, e successiva protezione e percorso di visita.
A tale scopo si è proceduto all’acquisizione, da parte del Comune di Barletta e con fondi comunali, a cofinanziamento, del suolo interessato dai ritrovamenti di strutture ed edifici di epoca romana, ai piedi della collina di San Mercurio, per consentire la realizzazione di una esaustiva campagna di scavi archeologici ed il recupero, restauro e sistemazione dei reperti messi in luce da realizzare con finanziamenti aggiuntivi, prevedendo, inoltre, idonee strutture di protezione e salvaguardia, con percorsi di accesso e di visita supportati da segnaletica informativa.
Tali interventi sono stati ammessi a finanziamento dalla Regione Puglia, per un importo di Euro 320.000,00, nell’ambito del P.I.S. Normanno Svevo Angioino.

Stefano Serpenti (settembre 2006)

<< vai all'indice del canale

© 2003 - Editrice Rotas Barletta. Tutti i diritti sono riservati.