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Lettera aperta al Sindaco di Barletta, Nicola Maffei, dei tre collaboratori della società concessionaria per la gestione dei servizi aggiuntivi museali. Il problema non è di scarso rilievo, ai fini del mantenimento di una dinamica ed efficiente attività dell’Antiquarium presso il sito cannese. Come può facilmente rilevarsi dalla lettura dell’istanza, i tre operatori turistici, in servizio presso l’Antiquarium da cinque anni, laboriosi ed esperti, forniscono un apprezzato ed intelligente servizio a beneficio dei turisti, per cui riteniamo doveroso, da parte delle autorità comunali, non abbandonarli, ma aiutarli a mantenere il loro posto di lavoro. Certo il sindaco, lui direttamente, non avrà il tempo di occuparsene personalmente, ma siamo certi che se affiderà l’approfondimento del problema agli uffici competenti, qualcosa di buono potrà vernirne fuori. Risolvere questo problema non è solo nell’interesse dei tre pur meritevoli operatori, ma soprattutto nell’interesse del mantenimento della nostra postazione storico-archeologica di maggior prestigio.

LETTERA APERTA AL SINDACO NICOLA MAFFEI
POSTI A RISCHIO PER I TRE DIPENDENTI “NOVAMUSA” PRESSO L’ANTIQUARIUM DI CANNE

Egregio Sig. Sindaco Ing. Maffei,
Noi, dipendenti Novamusa Puglia presso l’Antiquarium di Canne della Battaglia dal 2001, desideriamo sottoporre alla Sua attenzione il difficile problema del mantenimento del nostro posto di lavoro. Siamo regolarmente assunti, con contratto a tempo indeterminato, da Novamusa S.r.l. con sede in Messina, società concessionaria della Soprintendenza per la gestione dei servizi aggiuntivi museali. L’assunzione è sopraggiunta dopo il superamento di un concorso per titoli e prove selettive, organizzato dalla società concessionaria presso la sede della Soprintendenza, nell’ambito della Legge Ronchey sulla gestione dei servizi aggiuntivi dei Beni Culturali.
La nostra qualifica è di impiegati di IV livello nel settore del terziario e servizi con mansione di addetti alla biglietteria e di addetti all’accoglienza e ospitalità dei visitatori (pur svolgendo mansioni più complesse). Infatti, le fondamentali competenze richieste al momento della selezione erano inerenti il campo archeologico e turistico. Competenze che, a detta della Società, sarebbero state fondamentali alla gestione del singolo sito in cui un largo margine d’azione sarebbe stato concesso alle iniziative dei singoli dipendenti.
La nostra preparazione culturale sarebbe stata indispensabile al “successo” del relativo P.A.V. e del sito di appartenenza. Pertanto non ci siamo limitati ad emettere biglietti, ma abbiamo assolto i più svariati compiti, che hanno portato a risultati non quantificabili nell’immediato in termini economici ma che, da subito, hanno arricchito l’immagine e la visibilità dei siti in cui siamo presenti. Abbiamo pertanto svolto anche le seguenti mansioni ed attività:

  • collaborazione con il personale di custodia per meglio rispondere alle esigenze dei visitatori;
  • reperimento di informazioni sulle strutture ricettive e sulle attrattività culturali del territorio, interagendo con Museo, Parchi Naturali, Uffici di Informazione Turistica e Aziende di Promozione turistica;
  • compiuto ricerche bibliografiche al fine di integrare i testi in vendita;
  • avviato dal nulla un servizio di didattica creando un progetto di percorsi tematici e lezioni teoriche.

Tutto questo il più delle volte al di fuori del nostro orario di lavoro e, comunque, senza compenso alcuno. Tutto ciò lo abbiamo fatto con grande entusiasmo e, soprattutto, con l’amore verso il nostro territorio che ci ha spinto a fornire, con il nostro quotidiano lavoro, un servizio utile e un “piccolo” contributo alla valorizzazione del patrimonio archeologico e museale della nostra Puglia, consentendo di rendere produttive realtà che storicamente hanno rappresentato sempre e solo costi per la collettività.
Ebbene questo “patrimonio” di risorse umane, di contatti, di servizi utili agli stessi siti stanno per essere interrotti, cadendo nel silenzio voluto dal disinteresse nei confronti di noi dipendenti.
Ci dobbiamo scontrare quotidianamente con l’indifferenza del Ministero, delle Soprintendenze e dei Comuni limitrofi. Ci chiediamo, pertanto, se intenzione delle Pubbliche Istituzioni sia stata applicare la legge Ronchey, lasciando però alle società concessionarie la “libertà” di non attenersi alle leggi che vincolano e tutelano i rapporti di lavoro.
A Canne della Battaglia, dov’è vigente il Protocollo d’intesa stipulato a febbraio del 1999 fra Comune di Barletta e Ministero Beni ed Attività Culturali, firmatari il Sindaco dott. Francesco Salerno ed il Soprintendente archeologo dott. Giuseppe Andreassi, dovrebbe essere l’Amministrazione Comunale di Barletta a far valere i suoi prioritari interessi nella gestione, proprio perché lo prevedeva fin dal 1999 un apposito articolo del Protocollo d’intesa.
In generale, dagli incontri tra lavoratori, sindacato e dirigenti Novamusa è emerso che il mancato decollo economico dell’attività della azienda non ha permesso una gestione regolare dei siti (ad iniziare dal pagamento degli stipendi del personale), il tutto aggravato dal fatto che i concessionari usufruivano fino a poco tempo fa solo del 14% degli introiti di biglietteria anche per i siti con meno di 100.000 visitatori. Inoltre i concessionari sono gravati da un oneroso sistema di versamenti (dell’86% degli introiti) e rendicontazioni periodici da effettuarsi ogni cinque giorni, qualunque sia il valore dell’incasso (comportando assurdi versamenti di importi inferiori alla tassa postale stessa).
Noi lavoratori, d’altro canto, rischiamo di veder vanificati 5 anni di lavoro e di sacrifici senza che sia tutelato e garantito il nostro diritto alla continuità lavorativa all’interno della nuova regolamentazione che l’Ufficio Legislativo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali si appresta a predisporre per l’affidamento dei servizi aggiuntivi all’interno dei musei (biglietterie, prenotazioni visite guidate, vendita di editoria e merchandising specializzati, caffetterie, punti di ristoro, informazioni al turista). In particolare per Canne della Battaglia, sarà il Comune di Barletta a tutelare i posti di lavoro nel proprio territorio comunale, visto che ha bandito la gara per il progetto da 1 milione di euro destinato a migliorare i servizi di accoglienza?
Riteniamo essenziale il riferimento all’art. 2112 c.c., il cui contenuto prescrittivo dovrebbe trovare attuazione concreta nella disciplina del nuovo bando. “Ai fini e per gli effetti di cui al presente articolo si intende per trasferimento d’azienda qualsiasi operazione che, in seguito a cessione contrattuale o fusione, comporti il mutamento nella titolarità di un’attività economica organizzata, con o senza scopo di lucro, preesistente al trasferimento e che conserva nel trasferimento la propria identità, a prescindere dalla tipologia negoziale o dal provvedimento sulla base dei quali il trasferimento è attuato, ivi compreso l’usufrutto o l’affitto di azienda. Le disposizioni del presente articolo si applicano altresì al trasferimento di parte dell’azienda, intesa come articolazione funzionalmente autonoma di un’attività economica organizzata, identificata come tale dal cedente e dal cessionario al momento del suo trasferimento”.
Nel dispositivo della sentenza n. 15295 del 4/12/2001, la Corte di Cassazione ha rilevato, nell’ambito delle società concessionarie per conto di enti pubblici, “la volontà del legislatore rivolta ad evitare drammatiche censure nel passaggio di consegne tra vecchi e nuovi concessionari, e ciò non solo per esigenze di continuità della gestione, ma anche per tutelare i diritti del personale dipendente, e soprattutto per non disperdere il patrimonio di competenze specifiche maturate nel settore, la cui conservazione è interesse non solo dei nuovi concessionari, ma anche dello Stato che della volontà si giova.”
Chiediamo, pertanto, la salvaguardia del posto di lavoro sulla base di un contratto a tempo indeterminato e della convenzione stipulata tra Novamusa S.r.l. e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per la gestione dei servizi aggiuntivi per la durata di anni 4 rinnovabili. Ringraziandola per il prezioso tempo che vorrà dedicare al nostro caso, l’occasione ci è grata per porgerle Distinti Saluti
Canne della Battaglia, estate 2006

Luigi Di Gioia,
Davide Lamacchia,
Anna Metta

(settembre 2006)

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