L’isolamento di Canne della Battaglia
vanifica ogni tentativo del suo rilancio
Da quando Vinella si è impadronito della Cittadella di Canne (estate 1997) assegnandosi arbitrariamente il titolo
di presidente di quel Comitato, il sito vive nel più completo isolamento culturale: nessun convegno, nessun saggio,
nessun intervento scientifico ma solo espressioni di un superficiale protagonismo. Sindaco, anziché affidargli
il messaggio da porgere a Suo nome e a nome della città e dell’Amministrazione al Ministro alla cultura (stentiamo
a credere che sia vero!) aiutaci a restituire Canne a una libera fruizione storica, culturale e turistica del sito
Esimio signor sindaco,
ho letto con piacere che, nel quadro delle iniziative dirette
a valorizzare i nostri beni turistico-culturali, lei vuole rilanciare il
sito archeologico di Canne, così come ho apprezzato l’iniziativa della
Commissione consiliare diretta a rilanciare questo nostro famoso
sito. Ma tutte queste iniziative sono destinate a fallire, finché quella
collina resterà di proprietà del rag. Vinella che da molti anni se ne è appropriato non consentendo a nessuno di intromettersi nella sua
dispotica esclusiva gestione.
Ma procediamo con ordine e intanto mi presento: mi chiamo Pasquale
Pedico, sono un medico analista in pensione, per quindici anni
Presidente della sezione di Barletta dell’ANMI e per sei anni Presidente
della sezione locale della Società di Storia Patria per la Puglia.
Solo oggi ho letto l’articolo che su Nino Vinella ha scritto Renato
Russo. Non solo condivido le cose che ha detto, ma le scrivo per sottolineare
un aspetto che dovrebbe stare molto a cuore a lei, sindaco
della città che ha più volte dichiarato di voler rilanciare i valori della
nostra cultura attraverso i suoi avvenimenti più avvincenti, a cominciare
dalla famosa battaglia.
Ebbene, l’aspetto più grave del fenomeno Vinella è la circostanza
- alla quale Russo nel suo articolo accenna appena - del più completo
isolamento che subisce Canne da quando il sedicente presidente Vinella
si è indebitamente appropriato della famosa collina. Deve sapere
che prima del suo avvento era tutto un fiorire di iniziative intorno alla
battaglia di Canne e al suo sito archeologico. Ne può avere un’idea
consultando il volume Canne e la memoria dello stesso Russo, che
riporta un dettagliato elenco di convegni di alta levatura scientifica con
la partecipazione di illustri docenti, per non parlare dei numerosi studi
monografici sull’argomento.
Ma da quando Vinella si è inopinatamente impadronito di quella
presidenza e ne ha fatto un suo feudo personale, se ne sono tutti allontanati.
Lo può verificare lei stesso; da quel momento non più un
convegno scientifico, nessun libro, che dico, neppure più un articolo di
giornale sull’argomento da parte di studiosi accreditati sulla materia.
Allo stesso modo, del sito di Canne non se ne occupano più neppure
le numerose associazioni cittadine che in passato proponevano
studi, convegni, pubblicazioni, campi scuola: l’Archeoclub d’Italia,
la Società di Storia Patria, l’Aufidus, il CTG, etc.
Il colmo è che a prendere le distanze dal sito - per non avere a che
fare con Vinella - è pure la Sovrintendenza alle Antichità di Taranto,
dal quale esso dipende: dopo infatti innumerevoli contrasti col nostro
personaggio per quanto ne so, la dott.ssa Corrente sono anni che non
l’incontra più (l’ultima volta, ch’io ricordi, avvenne in pubblico -
c’ero anch’io - il 2 agosto del 2006 quando, alla presenza del sindaco
Maffei, Vinella offese la direttrice dell’Antiquarium con un aggettivo
ingiurioso che non starò qui a ricordare…).
Insomma il sito storico ed archeologico più importante di Barletta,
del territorio e probabilmente anche della Puglia, nelle mani di un
L’isolamento di Canne della Battaglia
vanifica ogni tentativo del suo rilancio
millantatore (perché come altro lo possiamo definire, uno che si appropria
di un titolo e che vanta amicizie di personaggi come Luciano
Canfora senza essere autorizzato, anzi, essendo stato esplicitamente
diffidato a rimuovere il proprio nome dal suo sito, o che assegna da
vent’anni il titolo di vicepresidente al dott. Ruggiero Capozza, il quale
afferma di non saperne nulla! Dobbiamo continuare?…).
L’ultimo convegno su Annibale? proprio quello organizzato
dal Vinella, nel giugno del 1997, utilizzando il glorioso nome della
Società di Storia Patria per la Puglia, un fiasco colossale, che fece
arrossire di vergogna il prof. Giovanni Brizzi, il grande annibalista
bolognese, che su Annibale aveva portato a Barletta il meglio della
cultura europea ed africana e che dopo quel bluff, giurò che di Canne
non si sarebbe più occupato, evento in seguito al quale nessuno
studioso ha avuto più l’ardire di proporsi… (con l’aggravante di una
ambigua gestione delle spese del Convegno, come quella di essersi “dimenticato” di corrispondere gli importi percepiti dall’Amministrazione
Comunale a beneficio dei relatori!). Ero allora presidente
del Collegio dei revisori dei conti e so di che parlo…
A prescindere dal silenzio sul nostro sito da parte di storici, studiosi
ed archeologi, tutti sanno che in seguito alla drastica diminuzione
delle presenze a Canne, la Sovrintendenza alla fine ha anche
disposto la chiusura del bookshop, per cui appare paradossale che a
strillare più forte di tutti per una ripresa del sito annibalico, sia proprio
colui il quale - a parer nostro - più di ogni altro ha contribuito al
suo affossamento.
Ho avuto più volte occasione di lamentarmene, negli anni passati,
coi sindaci Salerno (al quale furono indirizzate anche lettere di
biasimo contro Vinella sottoscritte dalle più importanti associazioni
culturali cittadine) e Maffei, i quali, pur condividendo perplessità e
malumori (Vinella ha più volte attaccato il sindaco Maffei, sbeffeggiandolo
con frizzi e lazzi, quando non era assecondato nelle sue
richieste), hanno però finito con l’arrendersi alla sua pervicacia …
E allora, signor sindaco, sono stato presente a un paio di incontri
pubblici nel corso dei quali Vinella, molto confidenzialmente, la
chiamava “Il caro amico Pasquale…”. A parte la scarsa eleganza di
apostrofarla così in pubblico, spero che non sia un moto di affetto
contraccambiato, perché allora ci sarebbero ben poche speranze di
ripresa del nostro famoso sito, anzi, no, meglio sarebbe precisare, del
nostro sito “un tempo” famoso, rinomato e molto frequentato.
Ossequi
Pasquale Pedico
P.S. Superfluo ribadire che, a fronte del gigantesco apparato scenografico
che compare sul sito di Vinella, di incontri del Comitato
manco a parlarne. Avete mai saputo di un’assemblea? di un rinnovo
cariche? di una pubblica rendicontazione? Io stesso ho chiesto, con
lettera raccomandata, di avere una tessera di iscrizione, ma l’istanza è tornata al mittente, ripromettendosi, forse il nostro amico, di iscrivermi
nell’elenco dei suoi associati “ad memoriam”!
(novembre 2013)