Le prospettive di rilancio di Canne
finora solo buone intenzioni
Spenti i riflettori sulle rituali celebrazioni del 2228° anniversario
della Battaglia di Canne del 216 a.C., in cui Annibale
e il suo esercito cartaginese sconfissero, nella piana dell'Ofanto, le
legioni Romane comandate dai consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio
Terenzio Varrone, celebrazioni quest’anno coincidenti anche con
il 75° anniversario dell’acquisto della Cittadella da parte del Comune
di Barletta, restano del tutto irrisolte le problematiche connesse
alla valorizzazione dell’area archeologica della cittadella,
da troppo tempo priva dei più fondamentali servizi di accoglienza
turistica. Ma siamo davvero all’anno zero?
Già all’inizio del 2011, all’atto della costituzione dell’Associazione
di Promozione Sociale (APS) “Archeoclub di Barletta”,
in diretta continuità con l’attività di Archeoclub d’Italia - Sede
di Barletta, l’associazione aveva denunciato la gravità della cessazione
definitiva della gestione dei servizi aggiuntivi presso
l’Antiquarium di Canne della Battaglia, con il rischio che una
permanente e definitiva apertura gratuita nel lungo periodo avrebbe
determinato, nei fatti, una svalutazione dell’offerta culturale
dell’area, con il rischio in futuro anche della chiusura dell’Antiquarium
e del Parco archeologico. L’Assemblea all’epoca aveva
invitato l’Amministrazione Comunale ad attivare una adeguata sinergia
con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia
per inserire anche l’area di Canne della Battaglia in un sistema
integrato di valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio.
Purtroppo nulla si è fatto e su Canne si è abbattuta nel 2011
anche la tegola del definanziamento da parte della Regione Puglia
del II lotto di “Lavori di riqualificazione dei sistemi di fruizione
del Parco archeologico di Canne della Battaglia: completamento,
sistemazione e valorizzazione dell’Antiquarium”, per un importo di ben 750.000,00 euro di fondi comunitari, a causa dei ritardi
nell’espletamento delle procedure di gara e di assegnazione dei
lavori da parte dell’Amministrazione Comunale di Barletta.
A fronte di tutto ciò in una recente intervista a stampa del 27
luglio u.s. il sindaco ing. Nicola Maffei ha annunciato di aver “coinvolto personalità di alto profilo, perché preferisco la collaborazione
e la condivisione delle idee, soprattutto quelle buone,
alla battaglia per affermare ciascuno i propri interessi”. Aggiunge
anche che “quell’ampliamento di Antiquarium non è la cosa più
necessaria al sito, prima di tutto serve mettere da parte gli interessi
personalistici e la voglia di visibilità, e lavorare”. Questa associazione,
che si è sempre messa a disposizione dell’Amministrazione
Comunale per lavorare per Canne, coglie però in queste parole
una profonda contraddizione tra la dichiarata disponibilità alla
collaborazione e alla condivisione delle idee, e il silenzio su che
cosa si vorrebbe fare, rimandando a misteriose personalità di alto
profilo che sarebbero in grado ‘quasi magicamente’ di far rivivere
Canne. Un approccio diverso almeno nella forma è stato invece
adottato dalla Commissione consiliare attività produttive che ha
convocato il giorno 23 luglio u.s., Pietro Doronzo (Archeoclub
di Barletta), Nino Vinella (Comitato Pro Canne della Battaglia)
e Ruggiero Lombardi (Associazione Nazionale Archeologi) per
raccogliere notizie sul malfunzionamento del sito, verbalizzare e
riferire in Consiglio comunale, anche in vista del redigendo Bilancio
di previsione 2012.
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Con riferimento alla seduta di Commissione Consiliare lo scrivente,
in qualità di Presidente dell’Archeoclub di Barletta, dopo
aver ringraziato per l’invito ricevuto, ha evidenziato innanzi tutto
che la Commissione abbia invitato solo alcune Associazioni e non
per esempio la Consulta, così come previsto dallo Statuto Comunale.
Le Consulte, infatti, non sono state mai costituite anche per
mancanza degli appositi regolamenti. Ha invitato, pertanto, i consiglieri
presenti (Dibenedetto, Vitobello e Ruta) a farsi portavoce
presso il Presidente del Consiglio per tale inadempienza ormai
cronica, proprio nello spirito della maggiore partecipazione possibile
della cittadinanza e delle sue realtà associative.
In considerazione delle numerose criticità che caratterizzano
l’area archeologica di Canne della Battaglia, questa Associazione
ritiene indispensabile fare chiarezza sul piano amministrativo e
gestionale, forse poco noto ai più, poiché si ritiene indispensabile
prima di sperare di trovare soluzioni, conoscere quale sia la reale
situazione insistente sull’intera area archeologica.
Nel 1999 fu sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune di
Barletta e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia
per una gestione più integrata di tutto il sito secondo le proprie
competenze. A distanza di 13 anni i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche perché quell’atto non era esaustivo nel senso che andava
accompagnato da altri più puntuali protocolli. Tutta l’area di
proprietà comunale è di circa 130 mila metri quadri, quella dello
Stato è di circa 36 mila mq. più l’immobile adibito ad Antiquarium.
Il rilancio di Canne della Battaglia non può che partire da
un rilancio del dialogo e da una precisa assunzione di impegni che
i due Enti Pubblici devono avere su queste proprietà. La Soprintendenza
oggi si limita solo alle attività di vigilanza e custodia
del museo e delle aree archeologiche in orari predisposti secondo
i canoni nazionali. Da poco più di un anno non esiste la gestione
della biglietteria e del bookshop, quindi l’ingresso alle aree è gratuito.
Il Comune ha la gestione di pulizia, diserbo e la vigilanza
notturna. Piuttosto che ‘stracciare’ il protocollo d’intesa del 1999
fra Comune e Soprintendenza, quasi che il Comune possa fare da
solo, occorre aggiornarlo e renderlo veramente operativo!
Proprio l’imminenza della predisposizione ed approvazione da
parte del Consiglio Comunale del bilancio previsionale per l’anno
2012, potrebbe essere invece l’occasione per prevedere, appunto,
un capitolo “Canne” finalizzato a migliorare la manutenzione
ordinaria e le attività di valorizzazione tipiche di ogni sito archeologico
e non altro! Quello che da sempre è mancato nella nostra
città è stata una reale politica di gestione ordinaria ed integrata
dei beni culturali e dei relativi servizi aggiuntivi.
A tal fine si rinnova l’invito al Sindaco e all’Amministrazione
Comunale nel suo complesso ad attivare una adeguata e reale sinergia
con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia
per inserire anche l’area di Canne della Battaglia in un sistema
integrato di valorizzazione e fruizione dei beni culturali del territorio.
Solo la messa in rete di tutti i numerosi beni culturali statali
e comunali (Parco e Antiquarium di Canne, Palazzo Della Marra,
Castello Svevo, Chiesa dei Greci, Cantina della Sfida) e l’introduzione
di un sistema di gestione integrata di tutti questi beni (con
biglietteria unica, servizio di visite guidate, attivazione di bookshop
e servizi di ristorazione, ….) potrà infatti determinare un
sistematico (e non solo episodico) rilancio culturale ed economico
del patrimonio storico-culturale locale.
Ancora troppo spesso si continua ad individuare solo a parole
nel settore dei beni culturali uno dei comparti economici capace
di generare prospettive di sviluppo economico ed occupazionale,
senza che poi ci si adoperi concretamente e fattivamente in tal
senso.
Pietro Doronzo
presidente Archeoclub di Barletta
(settembre 2012)