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LA CONTROVERSA AUTHORITY DI CANNE
L’ex presidente Franco Caputo ricorda il consuntivo del suo mandato, rivendicando apprezzabili risultati. Il giornale però, a sua volta, ricorda e … controdeduce.

Ho letto con molta attenzione e al tempo stesso con altrettanto rammarico, le osservazioni fatte dal Presidente della Società di Storia Patria - Sez. di Barletta, dott. Pasquale Pedico, apparse sul Fieramosca di dicembre ’05 in un articolo dal titolo: “Ricordo di Canne tra nostalgia del passato e problemi attuali”.
Mi permetto di tralasciare in questa circostanza, senza per questo minimizzarlo, quanto evidenziato dal dott. Pedico in ordine agli aspetti “sentimentali e nostalgici” dando per scontato che essi toccano la sfera dell’amore e dell’attaccamento alla nostra storia che, in quanto tali, albergano ampiamente nel cuore e nei sentimenti di tutti i cittadini di Barletta.
Vorrei invece soffermarmi maggiormente sui cosiddetti “problemi attuali”, cioè i problemi del “fare”, per cercare di chiarire i termini del mio impegno allorché ho rivestito la funzione di Presidente dell’Authority Comunale per Canne della Battaglia.
Trovo ingiuste e, per certi aspetti, superficiali le valutazioni, pur rispettabili, espresse dal dott. Pedico il quale riferisce di un ennesimo Presidente che “raccoglie il testimone dal predecessore senza che ciò cambi la sostanza delle cose, in relazione agli obiettivi ed alla missione che diedero vita all’Authority”.
Premesso che non sono indotto a queste riflessioni da motivi di risentimento personale nei confronti del dott. Pedico, che so essere persona di probata onestà intellettuale e morale, vorrei tuttavia evidenziare alcuni aspetti che ho cercato di mettere al centro del “compito” che mi vidi assegnato dal sindaco Salerno con delega del 16 marzo 2003, da me interrotto con dimissioni dall’incarico in data 29 dicembre 2004.
Due, in particolare, gli obiettivi che nel corso del mio incarico ho cercato di realizzare, tentando in questo modo di interpretare le ragioni e le aspettative che diedero vita alla costituzione dell’Authority per tentare anche di coniugarle con le finalità politico-programmatiche dell’Amministrazione Comunale:
- il rilancio e la valorizzazione del sito di Canne della Battaglia;
- il coinvolgimento di altre istituzioni (Regione, Provincia, Soprintendenza) e delle varie espressioni del territorio (associazioni, scuole, imprese, ecc.).
Pur nei limiti di una scarsa funzionalità dei luoghi dovuta a carenze strutturali (illuminazione stradale, parcheggi, servizi di ristoro, ecc.) e delle esigue disponibilità di risorse economiche ho cercato di caratterizzare le attività da me promosse sempre con una logica ed un’impronta programmatoria mirando a consolidarne nel tempo l’efficacia e la dimensione.
A tali requisiti rispondono infatti due azioni proposte con due “contenitori” attivati in periodi diversi dell’anno aventi finalità differenti:
- “Canne in maggio”, coincidente con la Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, tarata maggiormente su obiettivi culturali e di divulgazione, principalmente verso l’ambito scolastico;
- “Canne Estate” iniziative di spettacoli serali di teatro, musica etnica, mostre all’aperto, oltre ad iniziative per ricordare l’anniversario della Battaglia.
Numerosissime le attività poste in essere tre le quali penso che valga la pena citarne alcune:
- Mostra d’Arte Contemporanea presso il Decumano Scambi: dal presente al passato curata dalla CESACOOP-Arte con la presenza di numerosi artisti;
- Mostra documentaria per il 110° Anniversario della linea Barletta-Spinazzola curata dal Comitato Italiano Pro-Canne della Battaglia;
- Spettacoli teatrali della commedia napoletana messi in scena dall’Associazione “Il Cenacolo”;
- Serate di musica jazz e musica d’autore;
- Attività ludico-creativa per bambini e Giò Madonnari curata dall’Associazione CTG;
- Marcialonga per la pace e ciclopasseggiata di solidarietà (Gruppo Atleti Valle dell’Ofanto - Ass.ne per la lotta al Neuroblastoma Infantile);
- Triangolare di Basket in carrozzina per atleti disabili (ASAD - Barletta);
- Visite guidate a cura dell’Archeoclub ed altre Associazioni;
- Degustazioni di prodotti tipici (Associazione Terra è Vita);
- Installazioni artistiche di immagini di Canne presso i giardini del castello;
- Mostra fotografica “Canne nel Tempo” a cura di FOTORUDY - Siaf;
- Serate di Musica Etnica Internazionale.
Un elenco di iniziative, non esaustive, che potrebbe essere ancora più lungo, che hanno visto la partecipazione ed il coinvolgimento di Associazioni, Aziende private ed Istituzioni.
Il tutto realizzato in meno di due anni con un costo per il bilancio comunale ammontante complessivamente a circa e 40.000, a cui si sono aggiunti anche alcune sponsorizzazioni di aziende private che hanno creduto nella bontà dei programmi proposti.
Ho volutamente escluso dall’elenco un’iniziativa a cui, mi sento particolarmente legato, benché comportasse notevoli difficoltà operative, logistiche ed economiche: le visite guidate dedicate alle scolaresche di 1a media che si recavano a Canne utilizzando il trenino della Barletta-Spinazzola.
Quasi una festa, durante la quale centinaia di bambini, giorno dopo giorno, dopo aver simpaticamente rumoreggiato prima nella Stazione e poi in Treno, una volta giunti a Canne inondavano di gioia la campagna e la collina fiorita e soleggiante di Canne della Battaglia.
Un’immagine davvero stupenda riportata puntualmente su una copertina del vostro Fieramosca, giornale notoriamente attento alla vicende riguardanti la cultura del nostro territorio, Canne in particolare.
“ Canne in Maggio” è stato anche questo: una scelta di futuro e di speranza. Un piccolissimo investimento sulle nuove generazioni.
Un tentativo coraggioso e, personalmente, entusiasmante per tendere verso una prospettiva di cultura, che può diventare conoscenza e consapevolezza, capace di azzerare le distanze tra la “nostalgia” dei ricordi, di cui parla quasi teneramente il dott. Pedico, e la “difficile realtà” con cui può essere chiamato a fare i conti il “Presidente di turno … che raccoglie il testimone….”.
“ Testimone” che spesso, soprattutto per la triste e spiacevole indifferenza degli stessi addetti ai lavori, vi assicuro, può essere più pesante di quanto non si possa immaginare.

di Franco Caputo (febbraio 2006)

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