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Giuseppe De Nittis, la breve vita di un grande artista
Il teatro comunale Curci di Barletta, Storia e restauro
BARLETTA - Nel Novecento, Fra cronaca e storia
Barletta nella terra della Disfida di Renato Russo

 

TEATRO, DANZA, MUSICA E CONCERTISTICA PER LA NUOVA STAGIONE
DEL TEATRO CURCI DI BARLETTA

Forte dell’ennesimo successo di pubblico dell’anno scorso (37 recite, 13.973 presenze / 1.002 abbonati), Barletta annuncia la nuova stagione teatrale 2018/19 del Teatro Curci realizzata dalla Città di Barletta-Teatro Pubblico Pugliese. Si aprirà il 10 e 11 novembre con La parola canta, in fuori abbonamento con Toni e Peppe Servillo, poi un fitto programma di teatro, danza, teatro ragazzi,  musica e concertistica.

PROSA  » 10 i titoli di prosa serale che portano a Barletta i nuovi spettacoli programmati nei grandi teatri italiani e i protagonisti della scena italiana e internazionale. L’inaugurazione con i fratelli Servillo: Toni Servillo, attore e regista di teatro, interprete pluripremiato per alcuni indimenticabili ruoli cinematografici, nel 1987 è tra i fondatori di Teatri Uniti. Peppe Servillo, cantante, attore, autore di colonne sonore e canzoni, è tra i fondatori nel 1980 del gruppo Avion Travel, con cui ha vinto il Festival di Sanremo nel 2000. Con loro i Solis String Quartet, quartetto d’archi composto da Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola), Antonio Di Francia (violoncello), mescola, con sapiente originalità, jazz, pop e musica contemporanea, collaborando di frequente con nomi illustri della scena internazionale. Un concerto, un recital, una festa fatta di musica, poesia e canzoni che celebra Napoli, l’eterna magia della sua tradizione vivente, l’importanza dell’incontro fra le epoche e della più ampia condivisione culturale. In questa speciale occasione Peppe e Toni Servillo canteranno poesie e reciteranno canzoni, facendo rivivere e rendendo omaggio ad alcune delle vette più alte della cultura scenica partenopea, fra letteratura, teatro e musica. La parola canta attraversa l’opera di autori classici, da Eduardo De Filippo a Raffaele Viviani, da E. A. Mario a Libero Bovio, fino a voci contemporanee come quelle di Enzo Moscato e Mimmo Borrelli.

A seguire dal 16 al 18 novembre: Fabio Troiano in Studio sull’Oreste, con Elena Cotugno. Uno spettacolo di Gianpiero Borgia. La figura di Oreste, il più “teatrale” tra gli eroi greci, amato dai grandi tragici come Eschilo, Sofocle ed Euripide, adombrato da Shakespeare nella figura di Amleto, ripreso anche da numerosi autori dal cinquecento ai nostri giorni. Un giustiziere tormentato e infelice, matricida per vendicare l’assassinio del padre e perseguitato per questo suo delitto. Un vero eroe di frontiera, perennemente in bilico tra colpa, follia e innocenza.
In questo nuovo lavoro del ciclo del Trasporto dei miti, progetto drammaturgico/produttivo di sperimentazione di Teatro dei Borgia, l’attenzione  si concentra sul rapporto tra giustizia privata e giustizia pubblica, nella dimensione estrema di una famiglia meridionale contigua alla malavita, in un epoca in cui i valori arcaici di tenuta vacillano innanzi alle pratiche di esposizione sistematica del privato sui social network.

Dal 30 novembre al 2 dicembre: Signorine, produzione Nuovo Teatro, con Isa Danieli e Giuliana De Sio. Di Giovanni Clementi, regia Pierpaolo Sepe, una commedia che sa sfruttare abilmente la comicità che si cela dietro al tragico quotidiano, soprattutto grazie a due formidabili attrici del nostro teatro, che trasformano i litigi e le miserie delle due sorelle, in occasioni continue di gag e di risate. Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sanno farci divertire e commuovere, raccontando con grande ironia, gioie e dolori della vita familiare. Un testo irriverente e poetico che ci ricorda come la famiglia sia il luogo dove ci è permesso dare il peggio di noi, senza il rischio di perdere i legami più importanti.

14, 15 e 16 dicembre: Bella figura  con Anna Foglietta, Paolo Calabresi, Anna Ferzetti, David Sebasti, Simona Marchini. Regia di Roberto Andò. L’autrice Yasmina Reza, molto conosciuta come commediografa, fin dal successo di Art, tradotto in tutto il mondo e per Einaudi nel 2006, arrivata al grande pubblico nel 2011 attraverso Carnage di Roman Polanski, tratto da Il dio del massacro (Adelphi). Ha scritto Bella Figura per il regista Thomas Osthermeier e la compagnia del teatro Schaubühne di Berlino. Un uomo e una donna, nel parcheggio di un ristorante fuori città. Lei, Andrea, madre single e impiegata in una farmacia, è ancora in macchina. Il suo amante, Boris, un piccolo imprenditore di verande, sta cercando di convincerla ad uscire, malgrado il passo falso che ha appena commesso: farsi scappare che quel ristorante gli è stato consigliato da sua moglie.
Bella Figura esplora la notte che segue a quell’errore fatale. Poco dopo, una seconda coppia entra in scena: Eric e Francoise, insieme a Yvonne, la madre di Eric. In breve emerge che sono legati alla prima coppia da un segreto imbarazzante. La pièce si svolge quasi interamente all’aperto, mentre il giorno volge al termine.

11, 12 e 13 gennaio, Il maestro e Margherita, regia Andrea Baracco. Un eterogeneo gruppo di attori che va da Anna Maria Guarnieri a Michele Riondino, dà vita alle straordinarie, magiche e perturbanti pagine di Michail Bulgakov; faremo palpitare i nostri cuori dando corpo ad una delle più strazianti e straordinarie storie d'amore della letteratura, quella tra il Maestro e Margherita e quel loro rimanere fatalmente impigliati, imprigionati quasi, l'uno nel corpo e nella mente dell'altra.
Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. Si passa in un attimo dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all' interrogarsi su quale sia la natura dell'uomo e dell'amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell'impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre.

Nel nuovo anno, dal 18 al 20 gennaio, The deep blue sea, con Luisa Ranieri. è una straordinaria storia d’amore e di passione con la regia di Luca Zingaretti; una riflessione su cosa un uomo o una donna sono capaci di fare per inseguire l’oggetto del loro amore.
È una pièce sulle infatuazioni e gli innamoramenti che sconvolgono mente e cuore; l’amore folle che tutto travolge, a cominciare dal più elementare rispetto di se stessi.
Cosa siamo capaci di fare per inseguire l’oggetto del nostro amore?

A seguire 1, 2 e 3 febbraio Enrico IV, con e per la regia di Carlo Cecchi . “Enrico IV” fu scritto per Ruggero Ruggeri, il “Grande Attore” del primo Novecento. Dopo di lui, molti altri Grandi Attori si sono “cimentati” con questo monumento alla Grandattorialità.
Prima di tutto ho ridotto drasticamente molte delle lunghissime battute del Grande Attore; conseguentemente gli altri personaggi acquistano un rilievo che spesso, soverchiati dal peso delle battute del protagonista, rischiano di perdere.
In alcuni dialoghi ho “tradotto” la lingua dell’originale in una lingua teatrale a noi più vicina.
E ho fatto della follia e della recita della follia di Enrico IV, che nell’originale ha una causa clinica un po’ banale, una decisione dettata da una sorta di vocazione teatrale: non per nulla, il teatro, il teatro nel teatro e il teatro del teatro, sono il vero tema di questo spettacolo.

15, 16 e 17 febbraio, una produzione pugliese, Il principino. Breve cronaca familiare da un trivani vista ciminiere. Produzione Teatri di Bari – Gruppo Abeliano (progetto Senza Piume.) Con  Vito Signorile, Anna De Giorgio e Danilo Giuva, drammaturgia e regia Damiano Francesco Nirchio. Partendo da questa ispirazione Damiano Nirchio, già vincitore del premio Eolo Awards 2017 come Miglior drammaturgia e Migliore regia per lo spettacolo “Ahia!”, costruisce “Il principino” una fiaba drammatica e moderna per gli adulti del nostro tempo.
Uno spettacolo che invita ad andare oltre le apparenze e ad abbandonare falsità ed egoismi.
In un modesto appartamento di una città del Sud, a interrompere la solitudine di un vecchio padre, appare un piccolo principe, ormai uomo, che impara a fare i conti con i buchi neri del passato e i limiti e i pregiudizi generazionali. Accanto a Vito Signorile, che vanta tantissimi anni di palcoscenico, cofondatore e direttore artistico di Teatri di Bari, ci sono Danilo Giuva e Anna de Giorgio, attori con un percorso consolidato alle spalle. Giuva collabora da anni con la compagnia Fibre Parallele e di recente ha debuttato con un suo spettacolo, “Mamma”, molto ben accolto dal pubblico e dalla critica. Anna de Giorgio è cofondatrice con Nirchio della compagnia Senza Piume, fortemente impegnata in tematiche sociali e più volte segnalata a premi nazionali.

Dal 15 al 17 marzo, L’importanza di chiamarsi Ernesto, del Teatro dell’Eldo, testo di Oscar Wilde, regia, scene e costumi di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. L’indagine attorno alla vita e alle opere di Oscar Wilde che Ferdinando Bruni e Francesco Frongia conducono da alcuni anni li ha portati nel 2017 ad affrontare la più famosa commedia del grande autore irlandese. Dopo Salomé, Il fantasma di Canterville e Atti osceni–I tre processi di Oscar Wilde, L’importanza di chiamarsi Ernesto ha regalato ai due registi e alla compagnia un nuovo successo.
12, 13 e 14 aprile ultimo spettacolo sarà col ritorno in Puglia di Alessandro Bergonzoni, Trascendi e Sali. Certamente quando Alessandro Bergonzoni scrive, allestisce ed interpreta il suo quindicesimo testo la domanda che nasce spontanea non può che essere: "Dove ci porterà stavolta la sua personalissima, esilarante e poetica scrittura?" Sicuramente in una zona artistica dove "sicuramente" perde in definizione e in significato, dove l'artista prova a esibirsi negandosi, anzi, celandosi nei vuoti e nelle ombre non solo quelli materiali e visibili ma anche quelli creati sciamanicamente dalla sua scrittura. E cercare di raccontare o descrivere questo delicatissimo momento creativo di Bergonzoni può essere ardua impresa in quanto solo e solamente lui può guidare il suo pubblico verso una meta che in realtà può essere proprio la realtà. O meglio quella realtà che solo gli artisti possono definire e modificare rispetto alla loro immaginazione, al loro genio, alla loro ispirazione. E in una scena da lui costruita e con una regia divisa con Riccardo Rodolfi intraprenderà un percorso arduo per scoprire se le immagini reali di questi anni possono essere modificate con la forza dell'arte..
DANZA  » 3 appuntamenti in abbonamento per la Danza. Sabato 23 febbraio “Bauhaus | Bolero” del Dance Company Theater Osnabrück (compagnia di balletto del Teatro Nazionale di Osnabruck – Germania diretta da Mauro de Candia), in esclusiva nazionale (con un’altra tappa a Bari-Teatro Abeliano). Venerdì 8 marzo 2019: “Tersicore – 5° Gala Internazionale di danza / Tra promesse e realtà”, a cura di Arte&BallettO, programmato in apertura della V Edizione di Corpi in Mostra. Sabato 6 aprile 2019: “Bella Addormentata” del Nuovo Balletto di Toscana,  con le coreografie di Diego Tortelli.
Fuori abbonamento il molto atteso “Preludi di Danza” di Arte&Balletto, lunedì 29 aprile 2019, il gala di scuole di danza di Barletta e dintorni, a cura di Mauro de Candia e Arte&Balletto, per l’ormai consueta celebrazione della Giornata Mondiale della Danza.

TEATRO RAGAZZI » Teatro con le famiglie, da anni un’esperienza positiva a Barletta, il Comune pugliese più virtuoso nella programmazione e nella fruizione di teatro ragazzi.
L’anno scorso 26 recite (23 matinée + 3 domenicali). Spettatori totali: 9428 (8335 matinée + 1093 domenicali) contro i 9047 della stagione precedente. Media spettatori a replica: 363 totali (362 matinée, 364 domenicali). Un risultato eccellente, in continua crescita.

Nella prossima stagione: 4 spettacoli al Teatro Curci, tutti di domenica, 9 dicembre, 6 gennaio, 24 febbraio, 31 marzo, alle 18.30. Parola chiave: multidisciplinarietà, contaminazioni di carattere musicale e coreografico. Teatro ragazzi come sempre in matinée per le scuole, con bambini e ragazzi dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori.

MUSICA E CONCERTISTICA » La musica e la concertistica con dodici appuntamenti per la 35.ma Stagione musicale dell’Associazione Cultura e Musica “G.Curci”, direttore artistico m° Francesco Monopoli. Dal musical al jazz, dalla musica pop d’autore al crossover, dalle grandi Orchestre Sinfoniche alla lirica al teatro in musica. Ecco alcune anticipazioni:  

‘GREASE’  il grande Musical della Compagnia della Rancia

‘KISS ME KATE’ Musical su musiche di Cole Porter della Compagnia Abbati

RAY GELATO  e  la sua band THE GIANTS per  il grande Jazz

Il fascino di MADDALENA CRIPPA in’ L’Allegra Vedova Cafè Chantant’

La grande lirica con CAVALLERIA RUSTICANA e PAGLIACCI
con l’Orchestra di Kharkov diretta da Lorenzo Castriota Skanderberg

“En tu Ojos” PIAZZOLLA TANGO con la COMPAGNIA NATURALIS LABOR

Il grande violinista OLEKSANDER SEMCHUK
con l’Orchestra Sinfonica “U. Giordano” diretta da Marco Angius

L’avvincente CONCERTO DI CAPODANNO
con la Grande Orchestra Sinfonica di ODESSA

L’irriverente ELIO con “Opera Buffa! Il Flauto magico e cento altre bagatelle…”

I Grandi Concerti per Pianoforte e  Orchestra con l’Orchestra Sinfonica Soundiff

Inizio campagna abbonamenti a partire da ottobre 2018 con diritto di prelazione per i vecchi abbonati.

Informazioni
Ufficio Teatro
Corso Vittorio Emanuele, 94  - Tel. 0883.578431 – 0883.578403 Fax 0883.578519

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