12 novembre 2020
La Nagel spedizioni - A Barletta il nome Nagel è legato soprattutto alla grande attività svolta da quella famiglia come spedizionieri, soprattutto negli anni fra le due guerre (ma anche dopo), anni nei quali era più fiorente la produzione vitivinicola a Barletta e nelle città limitrofe. Il luogo dove i Nagel svolgevano la propria attività (noleggio, gestione e spedizione dei carri ferroviari per gli stabilimenti vinicoli) era intorno all’area detta della Piccola Velocità, sul suolo oggi occupato dal complesso Salzo in fondo a via Brigata Barletta, e dalle tre palazzine costruite dall’impresa Ghizzota. Luoghi allora contigui agli stabilimenti vinicoli Alvisi-Picardi. Ancora oggi sulla “Piccola” insistono, allineati uno accanto all’altro, i piccoli box assegnati ad ogni singolo stabilimento per le operazioni di carico.
di Renato Russo
Assemblea dei soci di Mediobanca per il
rinnovo del Consiglio di Amministrazione per il triennio 2021-2023: Alberto
Nagel (55 anni) riconfermato amministratore delegato, nella lista di maggioranza
del gruppo dirigente votata dal 44% del capitale, mentre la lista minoritaria, rappresentata
dall’Assogestioni, ha conseguito il 20%. Curioso che a confrontarsi ai vertici
dei due schieramenti due esponenti del nostro territorio: Nagel barlettano, da
dieci anni alla guida di Mediobanca (colosso del credito italiano, regno
incontrastato di Enrico Cuccia per oltre trent’anni), e Leonardo Del Vecchio
(85 anni, l’uomo più ricco d’Italia) col suo 10% a capo della cordata
minoritaria dell’Assogestioni, fondatore e maggiore azionista di Luxottica.
Di Nagel, abbiamo già detto nel febbraio
del 2017, quando movimentò il mercato nazionale delle borse annunciando un
utile, dell’esercizio finanziario del 2019, del 30% con ricavi ai massimi
storici.
Alberto Nagel “il barlettano” come viene spesso soprannominato,
ma da quali ascendenze? Le più remote origini della famiglia risalgono agli
inizi dell’Ottocento, quando il capostipite Valentino Nagel (1742, chirurgo) si
trasferisce da Wettik (Germania) a Barletta dove nasce Giovanni Ludovico (1793)
dal quale (in seconde nozze) nascono Nicola (1833-1913) e Gennaro (1842-1923).
Da Nicola (“speziale”, cioè farmacista) nasce Giovanni Ludovico junior (1858-1949)
e da Gennaro nasce Arturo (1878-1961) commerciante di materiale elettrico padre
di undici figli. Da Giovanni Ludovico junior (il nonno di Alberto), che curava
il movimento merci nella stazione ferroviaria di Barletta, nascono sette figli:
il secondogenito è Nicola (1893-1976) dal quale nasce Ludovico detto Franco
(1927-2013, avvocato penalista) che sposa Fortuna Giannone (sorella di Beppe,
farmacista in piazza Umberto). Da Franco e Fortuna, nel 1965, nasce Alberto,
attuale ad di Mediobanca. (Detto per inciso, dal quartogenito Francesco – 1897
– nasce Alberta detta Berta che sposa Antonio Giannone detto Tonino, farmacista
in via Baccarini). Il settimo e ultimo nato è Valentino (1907-1998) che,
seguendo le orme del padre, fa lo spedizioniere.
Arturo
Nagel
Dei numerosi personaggi della famiglia
Nagel, quello più rappresentativo che ha lasciato un’orma incancellabile, nella
nostra storia, nella prima metà del Novecento è Arturo. Nato nel 1878 morì nel
1961, a 83 anni. Mentre il ramo discendente da Giovanni Ludovico (1858-1949) impiegò
la sua vita nel ramo degli spedizionieri (suo figlio Valentino, come abbiamo
visto, seguì le orme del padre), Arturo invece si affermò come commerciante di
materiale elettrico. Inizialmente il padre Gennaro (1842-1923) con tutta la
figliolanza si trasferì a Roma dove andò ad abitare nei pressi della Fontana di
Trevi. A Roma Arturo si diplomò in lingue, con specializzazione in tedesco,
mentre la sorella Franca prese l’abilitazione all’insegnamento del pianoforte. Nel 1906 Arturo, sfruttando la sua conoscenza
del tedesco, accettò il posto di rappresentante della Singer a Barletta, mentre
Franca si fermò a Roma dove sposò l’avv. Maggi e insegnò pianoforte con un
certo successo. Nel negozio Singer, Arturo conobbe la signorina Teresa Santoro,
esperta ricamatrice (vinse un concorso regionale) con la quale convolò a nozze.
Dopo un periodo trascorso a Napoli come agente generale della Singer per il
Meridione, Arturo tornò a Barletta dove si mise in proprio nella gestione
all’ingrosso di materiale elettrico. Quella elettrica era un’attività
arrischiata perché la luce era ancora in una fase sperimentale: in sostanza la
ditta Nagel convertì l’illuminazione a gas, in illuminazione elettrica.
Ma gli andò bene perché vinse la gara per
dotare la città di un impianto pubblico di illuminazione sia per le principali
vie cittadine che per il Teatro Comunale Curci. La attività andava a gonfie
vele perché Arturo era sempre in giro per nuovi allacciamenti elettrici sia pubblici
che privati. Al negozio ci pensava la moglie che era molto attiva nonostante la
numerosa figliolanza perché ebbe dieci figli. Ma Arturo era stanco di reggere
una famiglia tanto numerosa, così all’annuncio dell’arrivo dell’undicesimo
figlio, partì per certi impegni in Germania, da dove non fece più ritorno. Così
tutta la famiglia, trovandosi in ristrettezze economiche, si trasferì a Milano
dove i figli – tutti diplomati – trovarono una dignitosa occupazione. Sistemati
i figli, mamma Teresa partì per la Germania alla ricerca del marito, lo ritrovò
e se lo portò a casa, a Milano, dove gli trovò anche una occupazione. Ma dopo
sette anni Arturo si stancò e sparì nuovamente. Questa volta però Teresa non se
ne curò e non se ne seppe più nulla. Io sono però andato all’Archivio di Stato di
Barletta dove ho ritrovato le date anagrafiche e il luogo della sua morte: nato
a Barletta il 20 dicembre 1878, morto a Verbania (Novara) l’8 aprile 1961.
Aveva 83 anni.
In calce alla data di morte, una scarna
notizia, il suo matrimonio, qualche giorno prima della sua scomparsa, con la
signorina Olga Petrucci con la quale – presumibilmente – deve aver condiviso
gli ultimi anni della sua vita avventurosa.
Alberto
Nagel
Conseguita la maturità classica nel 1984, Alberto
si iscrive alla Bocconi di Milano dove si laurea nel 1990. Il 21 aprile del ‘91
è assunto da Mediobanca dove nel ’94 cura con successo l’Opa del Credito
Italiano sul Credito Romagnolo; nel 1995 diviene responsabile del Servizio Finanziario;
nel 1997 passa al Segretariato Generale; nel 1998 diventa direttore centrale. A
fine anni Novanta è in prima linea nella complessa trattativa per la
privatizzazione di BNL (1998), Enel (1999) e Finmeccanica (2000). Nel 2002
viene promosso alla carica di vicedirettore generale e nel 2003 di direttore
generale. Nel 2004 formula e presenta alla comunità finanziaria il tanto atteso
Primo Piano Industriale di Mediobanca. Nel triennio successivo promuove
l’espansione di Mediobanca sui mercati esteri con le sedi di Parigi (2004),
Mosca (2005), Francoforte, Madrid e New York (2007). Sempre nel 2007 è nominato
Consigliere Delegato e nel 2008 Amministratore Delegato; nello stesso anno
promuove l’apertura della sede di Londra.
Seguono quindi gli anni di una feconda
attività nella quale promuove lo sviluppo del polo retail della banca. Del 2013
merita di essere ricordato in particolare il Piano Strategico Triennale
2014-2016, accolto dalla comunità finanziaria nazionale ed internazionale come
una svolta del capitalismo italiano. Nel 2016 Nagel presenta alla comunità finanziaria
il Piano Strategico Triennale 2017-2020. Nel 2017 avvia l’acquisizione di Banca
Esperia della quale era stato consigliere di Amministrazione per dieci anni.
In questi giorni il braccio di ferro con
la minoranza dell’assemblea dei soci di Mediobanca e la sua riconferma alla
carica di amministratore delegato per il prossimo triennio.
Alberto Nagel
“Casa Nagel” di Mauro Di Pinto. Era ubicata in fondo a via Madonna della Croce, perpendicolarmente a via Izzi, sul sedime del condominio al civico 247
Botti di vino sulla banchina della “Piccola Velocità” in attesa di essere caricate sui carri dello spedizioniere Nagel